L’Equipe: l’Italia non ha calciatori, nel torneo Primavera 10 centravanti su 18 sono stranieri

I numeri della crisi: solo in 27 hanno giocato almeno 3mila minuti, in Francia sono 58. In tanti giocano in squadre di seconda fascia

mancini Albania Italia

Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

L’edizione odierna de L’Equipe dedica un approfondimento alla situazione della Nazionale italiana partendo da un assunto: è vero che Mancini vuole fare spazio – dopo la Finalissima con l’Argentina – a “volti nuovi”. Ma è vero pure che il calcio italiano è gravemente privo di risorse. Solo ventisette calciatori convocabili (tra cui alcuni brasiliani naturalizzati) hanno giocato almeno 3.000 minuti (il tempo di gioco medio di un titolare) nei quattro principali campionati europei, ben sette di questi sono portieri e l’età media complessiva di questi giocatori è di 29 anni. Per dare l’idea è utile il raffronto: in Francia sono 36 in Ligue 1 e 22 all’estero (58) con un’età media di 26 anni.

Certo, ci sono altri 40 calciatori con almeno 2.000 minuti, ma neanche il 40% di questi calciatori gioca in squadre di prima fascia in Serie A. Non ce n’è nessuno nella Liga e i due calciatori che giocano in Bundes sono figli di immigrati italiani. Una situazione d’emergenza vera che ha spinto Mancini – scrive l’Equipe – a supervisionare 53 calciatori, la maggior parte giovani e giovanissimi. Il più giovane tra i convocati è Gnonto che ha preferito fare il titolare a Zurigo piuttosto che rimanere ad allenarsi all’Inter. Ovviamente L’Equipe si sofferma sulla carenza di una punta (al di là di Immobile) e afferma che il problema è sistemico: nel Campionato Primavera 1, addirittura 10 tra i cannonieri delle 18 squadre sono di nazionalità straniera: è un tutto dire.

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