La presentazione: «Ho 31 anni, non sono vecchio, potevo ancora stare in Europa. A Napoli ho perso trofei che fanno male. Sono abituato alle pressioni»
“È stata dura lasciare Napoli, ma è stata una scelta di vita soprattutto per i miei figli. Spero che qui avranno un grande futuro e tutti insieme possiamo crescere come famiglia”.
Ovviamente il tutto è stato condito dalle classiche frasi di rito, voglio vincere e bla bla bla. Ha detto che non si sente vecchio.
“Ho 31 anni, non sono vecchio, potevo ancora stare in Europa ma mia moglie e miei figli vengono prima di tutto. In molti pensano che sono venuto per l’aspetto economico, ma ho fatto questa scelta per loro. Ho dato tanto al Napoli, ho perso trofei che fanno male, volevo una nuova sfida. Non sono d’accordo che qui non è il vero calcio, sono venuto per dare una mano alla società di vincere un trofeo. Voglio essere il primo giocatore italiano a raggiungere questo obiettivo”.
“Ringrazio il presidente e la società che mi hanno dato l’opportunità di sentirmi un giocatore importante. Ho giocato 10 anni a Napoli, ho vinto un Europeo con la Nazionale, sono abituato ad un certo tipo di pressione. Bisogna dimostrare sempre il proprio valore sul campo, mi metterò a disposizione del mister e farò parlare il campo”.