ilNapolista

Corriere: secondo alcuni testimoni la moto di Bochicchio è esplosa prima di finire fuori strada

Dubbi sulla dinamica dell’incidente. Oggi c’era un’udienza del processo: dove andava di domenica e così lontano da casa? Sarà aperta un’inchiesta

Corriere: secondo alcuni testimoni la moto di Bochicchio è esplosa prima di finire fuori strada

Ieri è morto Massimo Bochicchio, noto per essere il truffatore dei vip. Era in moto su via Salaria, ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada. La moto si è incendiata e Bochicchio è deceduto sul colpo. Era ai domiciliari, oggi si sarebbe dovuto presentare in aula per la terza udienza del processo a suo carico. Era accusato di riciclaggio e abusiva attività finanziaria per aver truffato alcuni vip e personaggi dello sport. Tra cui Marcello Lippi, Antonio Conte, El Shaarawy. La sua morte desta molti interrogativi, com’era prevedibile. Il Corriere della Sera parla di alcuni testimoni che mettono in dubbio la versione ufficiale: la moto potrebbe essere esplosa prima di finire fuori strada.

“Dubbi sulla dinamica: il conducente avrebbe perso il controllo della moto lanciata in velocità finendo contro un muro. L’impatto ha causato un’esplosione e il rogo ha avvolto il guidatore mentre era ancora alla guida del mezzo. O è andata al contrario? La moto, dopo essere esplosa, è finita contro un muro? Le testimonianze, raccolte dagli agenti della polizia municipale, potrebbero rimescolare questa concatenazione di fatti”.

Bochicchio, che come detto era agli arresti domiciliari, aveva il permesso del giudice per uscire due ore al giorno. Dove era andato, di domenica, e così lontano dalla sua abitazione ai Parioli?

“Oggi la Procura potrebbe aprire un’inchiesta per appurare con certezza i contorni della sua morte e capire se, in seguito alle perdite milionarie di alcuni clienti (in 34 lo hanno denunciato), vi siano state pressioni psicologiche e ritorsioni. Se, insomma, il processo abbia rappresentato la coltura per una possibile istigazione al suicidio di Bochicchio”.

ilnapolista © riproduzione riservata