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La Stampa difende Agnelli: ingiusto e disonesto fischiarlo, ha ricostruito la Juve sulle macerie di Calciopoli

Barillà: chi paga ha il diritto di fischiare ma anche il dovere di non dimenticare un ciclo di gioie, successi, record, con 9 scudetti di seguito

La Stampa difende Agnelli: ingiusto e disonesto fischiarlo, ha ricostruito la Juve sulle macerie di Calciopoli
Milano 07/07/2020 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

Su La Stampa, Antonio Barillà difende il presidente della Juventus, Massimiliano Allegri. Fischiarlo per aver scelto di non trattenere Dybala è ingiusto e disonesto, scrive: ha avuto il merito di ricostruire il club dopo Calciopoli regalandogli 9 scudetti. Agnelli è stato fortemente contestato durante Juventus-Lazio, ultima partita di Dybala allo Stadium. Barillà scrive:

“si impone, per onestà, un distinguo: se, come plausibile, è stata una reazione emotiva davanti a un addio malgestito e a un ragazzo distrutto, comprendiamo – in fondo s’è trattato dell’altra faccia della standing ovation, un modo diverso di dimostrare amore a Dybala -; se invece è stato un segnale di disappunto, ancor peggio di sfiducia, dopo una stagione senza titoli, allora dissentiamo fortemente. Chi paga, se non condivide una scelta – o una prestazione, un gesto, un risultato -, ha infatti diritto di esprimerlo anche attraverso i fischi, però ha anche il dovere di non dimenticare un ciclo di gioie, di successi, di record. Agnelli ha ricostruito la Juventus sulle macerie di Calciopoli, inanellato 9 scudetti, restituito emozioni perdute, vinto almeno un trofeo per dieci anni consecutivi, portato Ronaldo e riportato orgoglio. Dimenticarlo è ingiusto, perfino disonesto”.

 

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