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La Conmebol inasprisce le sanzioni contro il razzismo e la discriminazione

Sospensione di giocatori e dirigenti per almeno 5 gare in caso di comportamenti discriminatori. Alle federazioni e club multe di 100mila dollari 

La Conmebol inasprisce le sanzioni contro il razzismo e la discriminazione

La Confederazione calcistica sudamericana (CONMEBOL) ha deciso di adottare il pugno duro contro il razzismo. Il Consiglio ha modificato l’articolo 17 del Codice disciplinare

“a causa del preoccupante aumento del numero delle infrazioni commesse dai tifosi, in termini di discriminazione, in particolare di razzismo”.

Le misure sono drastiche:

1. Qualsiasi giocatore o funzionario che insulti o violi la dignità umana di un’altra persona o gruppo di persone, con qualsiasi mezzo, per motivi di colore della pelle, razza, sesso o orientamento sessuale, etnia, lingua, credo o origine sarà sospeso per un minimo di cinque partite o per un periodo minimo di due mesi.

2. Qualsiasi Associazione o club membro i cui tifosi insultano o violano la dignità umana di un’altra persona o gruppo di persone, con qualsiasi mezzo, per motivi di colore della pelle, razza, sesso o orientamento sessuale, etnia, lingua, credo o origine sarà sanzionato con la sanzione di almeno 100.000 DOLLARI AMERICANI (USD. 100.000). Parimenti, l’Organo Giudiziario competente può imporre la sanzione di una o più partite a porte chiuse o la chiusura parziale dello stadio.

3. Se le circostanze particolari del caso lo richiedono, l’Organo Giudiziario competente può imporre sanzioni aggiuntive alla Federazione Associata o al club, giocatore o dirigente responsabile.

4. È vietata qualsiasi forma di propaganda ideologica prima, durante e dopo la partita. I trasgressori di tale disposizione saranno soggetti alle sanzioni previste dai commi da 1 a 3 del medesimo articolo.

Nel comunicato in cui annuncia la modifica, la Conmebol scrive:

“condanniamo fermamente questo tipo di comportamento, con lo scopo principale di consolidare spazi liberi da ogni tipo di violenza, combattere il razzismo e ogni forma di discriminazione negli stadi di calcio sudamericani e difendere i valori positivi ​​che sono la base del calcio: rispetto per il rivale, sportività, tolleranza e fair play. Esortiamo i club partecipanti a diffondere messaggi educativi e di sensibilizzazione, sviluppare idee e strategie al fine di promuovere i valori sportivi e sradicare ogni tipo di discriminazione nel calcio”.

 

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