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Gazzetta: la Procura Figc apre un’inchiesta sullo striscione dei giocatori del Milan contro l’Inter

Violato l’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che parla di lealtà sportiva. L’Inter si risente, poi arrivano le scuse di Scaroni

Gazzetta: la Procura Figc apre un’inchiesta sullo striscione dei giocatori del Milan contro l’Inter

Lo striscione esposto da Maignan e Krunic sull’autobus scoperto che ieri ha attraversato Milano per festeggiare lo scudetto, è finito nel mirino della procura federale di Giuseppe Chiné. La Gazzetta dello Sport scrive che è stata aperta un’inchiesta.

“nello stesso pomeriggio, la procura federale decide di muoversi per la violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, quello in cui si parla dei doveri di «lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva». Una sorta di norma generale che comprende tutti i casi relativi a una generale mancanza di sportività della società o dei tesserati e dei soci del club. E l’apertura del fascicolo sta a significare che per la procura federale l’episodio non può rientrare in un semplice sfottò, ma è a tutti gli effetti un insulto diretto verso un altro club”.

L’Inter non ha reso commenti ufficiali.

“La società nerazzurra in queste ore non commenta ufficialmente e non ha intenzione di prendere alcuna
iniziativa, ma fa filtrare la delusione e il rammarico per lo striscione e alcuni toni usati nella festa, particolarmente contro l’ex Calhanoglu, il più bersagliato. In serata comunque la dirigenza nerazzurra è stata contattata dal presidente del Milan, Paolo Scaroni, che ha stigmatizzato la vicenda dello striscione chiedendo scusa per l’accaduto”.

Cosa rischia il Milan?

“Nella parte relativa alle sanzioni, il Codice prevede per la violazione dell’articolo 4 anche la possibilità di una squalifica per i giocatori responsabili (articolo 9) da scontare nel prossimo campionato, ma è probabile che la vicenda si concluda con una multa”.

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