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È a dicembre che il Napoli ha perso lo scudetto, in quel mese ha lasciato 11 punti

Il pareggio a Sassuolo e le tre sconfitte consecutive casalinghe contro Atalanta, Empoli e Spezia. Nemmeno aprile è stato così nero

È a dicembre che il Napoli ha perso lo scudetto, in quel mese ha lasciato 11 punti
Mg Reggio Emilia 01/12/2021 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluca Scamacca-Kalidou Koulibaly

La serie A si è conclusa ed è tempo di bilanci e valutazioni. È il tempo, insomma di guardare i numeri. Ovviamente guardiamo i numeri che ci interessano da vicino, quelli relativi alla squadra per la quale facciamo il tifo per provare a capire dove si sarebbe potuto fare meglio.

L’analisi che segue è un tentativo di valutare i soli punti persi al fine di comprendere cosa si poteva migliorare, se davvero sarebbe stato possibile ambire a qualcosa di più o se la squadra ha fatto più di quello che era nelle sue corde

Partiamo dalla quota scudetto. Il Milan ha cucito sulla maglia lo scudetto realizzando il 75,44% dei punti a disposizione e, soprattuto perdendo solo 4 partite (come L’inter) e subendo gli stessi 31 gol del Napoli e uno in più dell’Inter a conferma del fatto che i campionati si vincono con le difese. La serie A è stata decisa, in pratica da un pareggio dell’Inter.  Il Milan vincitore ha all’attivo 26 vittorie e 8 pareggi contro le 25 vittorie e 9 pareggi dell’Inter. Considerando la differenza reti, ai nerazzurri sarebbe bastato vincere una delle 9 partite pareggiate per finire il campionato davanti ai cugini rossoneri.

Ma torniamo a noi. Il Napoli, nonostante i soli 31 gol subiti (miglior difesa alla pari con il Milan) e nonostante abbia realizzato 5 reti in più dei campioni d’Italia, realizza un bottino di 79 punti frutto di 24 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte. Insomma il Napoli ne ha perse troppe per poter competere con le milanesi. Le quattordici partite senza vittoria pesano sul bilancio con un negativo totale di 35 punti che, considerato che i punti a disposizione sono 114, equivalgono a una percentuale del 30,70%. Oppure, se volete leggerla al contrario, il Napoli ha portato a casa il 69,30% dei punti a disposizione: Una percentuale troppo bassa, da tempo, per vincere qualsiasi campionato europeo.

Inoltre, mentre i 12 punti persi fuori casa potrebbero essere accettabili nell’economia di un campionato, i 23 punti persi in casa pesano come un macigno sulla media inglese e sul risultato finale.

Dal punto  di vista degli avversari contro i quali abbiamo perso dei punti bisogna dire che questo dato rispecchia abbastanza fedelmente la classifica finale. 21 sono infatti i punti persi contro squadre della “parte sinistra” della classifica di cui 10 contro le qualificate in Champions League. Contro le squadre della “parte destra” della classifica sono stati persi 14 punti di cui solo 2 contro una delle tre retrocesse (il pareggio contro il Cagliari).

Un dato interessante è invece relativo al periodo dell’anno in cui si sono persi i punti. Mentre i punti persi sono equamente distribuiti tra il 2021 e il 2022 con, rispettivamente 18 e 17 punti persi, scendendo nel dettaglio dei mesi si scopre che 11 sono stati persi nel solo mese di dicembre nonostante la pausa natalizia che diminuisce il numero di partite nel periodo in questione, e 8 ne sono stati persi nel mese di aprile. I restanti 15 sono abbastanza uniformemente distribuiti lungo il corso degli altri mesi.

Distribuzione punti persi nel tempo

Anno

Mese

Punti persi

2021

Ottobre

2

Novembre

5

Dicembre

11

TOTALE 2021

18

2022

Gennaio

2

Febbraio

4

Marzo

3

Aprile

8

TOTALE 2022

17

Per ottenere risultati migliori, si sarebbero senz’altro dovuti evitare questi due mesi di black out. Se infatti avessimo mantenuto la media punti persi degli altri mesi, che è pari a 2,5 punti, i mesi di dicembre e Aprile sarebbero pesati con un negativo di soli 5 punti contro 20 che sono stati invece persi sul campo. Fare meglio in quei due mesi, prescindendo dalle considerazioni sugli infortuni, sulle condizioni dei giocatori, degli errori arbitrali, insomma di tutti i fattori di campo, avrebbe sicuramente aiutato il Napoli a raggiungere obiettivi molto più importanti.

Altre considerazioni relative all’ottenimento di risultati migliori bisogna farle considerando gli avversari che sono riusciti a levarci punti.

Punti persi per avversario

Squadra

Punti

Empoli

6

Inter

5

Roma

4

Atalanta

3

Spezia

3

Milan

3

Fiorentina

3

Verona

2

Sassuolo

2

Juventus

2

Cagliari

2

Dalla tabella si nota come, mentre la maggior parte dei punti persi siano apparentemente giustificabili come partite disputate contro avversari alla pari o normali incidenti di percorso in un campionato a 20 squadre, I 6 punti persi contro L’Empoli (unica squadra del campionato ad aver fatto bottino pieno contro gli azzurri) siano assolutamente ingiustificabili per una squadra che vuole competere per il titolo. Anche il solo punto portato a casa contro l’Inter stride un po’ ma, in questo caso parliamo di una diretta contendente al titolo e, sebbene ci possa stare un pareggio e una sconfitta, riuscire a portare a casa qualche punto in più negli scontri diretti sarebbe sicuramente stata cosa buona e giusta. La Roma di Mourinho è l’ultima squadra che, insieme con Empoli e Inter, non siamo riusciti a battere in questo campionato. Ci sta.

Infine andiamo ad analizzare le partite dove si poteva fare di più.

12esima giornata: Napoli Verona 1-1 – Dopo aver recuperato lo svantaggio siglato da Simeone al 13’, Di Lorenzo riportava la partita in parità al 18’. Nonostante i 72 minuti rimanenti a disposizione non si è riusciti a passare in vantaggio. Contro il Verona che, comunque ha chiuso il campionato al nono posto con 53 punti totali

15esima giornata: Sassuolo Napoli 2-2 – In vantaggio di due reti a zero al 60’ ci facevamo rimontare con due reti di Scamacca al 71’ e Ferrari all’89’ poco prima del fischio finale. Questi due punti, persi a partita acquisita sono tra quelli che pesano, più di altri sul risultato finale.

16esima giornata: Napoli Atalanta 2-3 – Dopo aver ribaltato l’1 a 0 iniziale portandoci sul 2 a 1, non siamo riusciti a mantenere il risultato perdendo per 2 a 3. Anche questi due punti pesano sul risultato finale sia perché persi in casa sia perché persi dopo aver ribaltato lo svantaggio iniziale avendo quindi raggiunto una situazione di vantaggio psicologico

17esima giornata: Napoli Empoli 0-1 – Dopo una partita svogliata Cutrone ci condannava al 70′ senza che si sia poi vista reazione alcuna per ribaltare il risultato. Probabilmente questa è stata la partita che ha definito la dimensione del Napoli di quest’anno. Un Napoli sceso in campo in maniera presuntuosa ha raccolto zero punti contro un Empoli in versione bestia nera 2021-22

19esima giornata: Napoli Spezia 0-1 – Juan Jesus regalava il vantaggio agli ospiti su autorete al 37′ e a nulla servì giocare gli altri 53 minuti. L’incidente in difesa può capitare ma la mancanza di reazione e la sconfitta contro lo Spezia sono giustificabili solo se, poi, si è in grado di non perderne altre sei.

33esima giornata: Napoli Roma 1-1 – Ancora una sconfitta in casa per una partita apparentemente in discesa. Dopo il vantaggio segnato da Insigne, El Shaarawy la riportava in parità nei minuti di recupero finali beffando gli uomini di Spalletti e levando loro altri due punti. Evitabile nel recupero.

34esima giornata: Empoli Napoli 3-2 – Dopo la sconfitta dell’andata, eccoci alla madre di tutte le recriminazioni. In vantaggio di 2 reti a zero consentivamo all’Empoli di ribaltarla in sette minuti tra l’80’ e l’87’ perdendo tre punti netti e preziosissimi. In piena lotta scudetto non è accettabile che in campo non si abbia l’attenzione e la forza di mantenere il doppio vantaggio contro una squadra che ha chiuso il campionato con i 41 punti che fino a una decina di anni fa significavano salvezza stentata. Di tutti i punti persi, questi sono quelli che lasciano di più l’amaro in bocca. Per l’avversario, per il momento storico in cui sono maturati, per l’indolenza e la sottovalutazione dell’avversario mostrata sul campo dai giocatori che, evidentemente, non avevano imparato la lezione dell’andata. La partita che ci ha fatto fuori definitivamente dalla lotta per il titolo. E dopo sette sconfitte, non serve più a nulla darne sei al Sassuolo.

In conclusione le risposte di chi scrive alle domande che si era posto nelle ultime settimane.

Il piazzamento finale è corretto?

Si, il piazzamento finale è quello rispecchiato dal campo ed è corretto. In una annata in cui non ci si può lamentare di Pjanic o del rigore gigantesco negato a Llorente, il risultato è quello del campo e non si discute (non bisogna dimenticare che il Milan campione d’Italia, ha subito ingiustizie dovute a errori arbitrali tanto grandi quanto evidenti). Per altro l’obiettivo dichiarato era ritornare in Champions dopo esserne rimasti fuori per troppo tempo ed è stato ampiamente raggiunto con largo anticipo mantenendo ben 9 punti di vantaggio sulla minestra riscaldata della Juventus.

Si poteva fare di più?

Nel campionato più mediocre degli ultimi dieci anni la risposta è ancora una volta si. Non era previsto ad inizio stagione, non era nemmeno messo in conto ma strada facendo ci si è resi conto che gli avversari non corressero più forte di noi. Abbiamo tenuto il ritmo fino all’ultimo giro quando siamo andati oltre il cordolo e abbiamo accumulato un ritardo incolmabile. Con qualche attenzione in più durante il percorso, con meno presunzione, con più abnegazione (ve la ricordate la retorica della maglia sudata?) mai come quest’anno si sarebbe potuto tentare il colpaccio.

Probabilmente il colpaccio è stato anche tentato ma, come la maggior parte dei tentativi che si fanno nella vita, non è riuscito.

L’augurio per il prossimo campionato è che si possa ripartire da dove si è arrivati, correggendo gli errori commessi e limando gli ultimi dettagli che servono per arrivare col muso davanti all’ultima curva.

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