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De Laurentiis: «Anguissa resta sicuramente. Se fosse così facile vincere uno vincerebbe sempre»

Il presidente: «Qualcuno ha vinto sempre, in passato, dirazzando. Ora anche lì le cose sono cambiate. Mertens? Ci dobbiamo rincontrare alla fine dell’anno»

De Laurentiis: «Anguissa resta sicuramente. Se fosse così facile vincere uno vincerebbe sempre»
Foto dalla pagina web del Napoli (sscnapoli.it)

Alle 13 dal Konami Training Center di Castel Volturno intervengono in conferenza stampa il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il tecnico Luciano Spalletti. Con loro, visto che è prevista la presentazione del ritiro del Napoli a Dimaro, che si svolgerà dal 9 al 19 luglio di quest’anno, sono presenti Maurizio Rossini (Ceo Trentino Marketing) e Marco Katzemberger (vicepresidente APT Val di Sole e Assessore al Turismo). C’è anche Nadia Ramponi, Assessore allo Sport del Comune di Dimaro.

Dopo la presentazione da parte di Rossini, che ha presentato le attività in via di organizzazione in Val di Sole – dal rafting agli eventi in mountain bike – e l’idea di un ritiro «normale» dopo due anni di pandemia, è intervenuto Aurelio De Laurentiis.

«Il momento normalizzato del ritiro in Trentino diventa un momento d’incontro importante. Tutti voi giornalisti – ha esordito il patron del Napoli – potrete fare la cronaca degli avvenimenti sportivi. Saremo in pieno mercato, ci saranno novità importanti per chi segue l’evoluzione di una squadra. Ci saranno delle partite come al solito e avremo la possibilità di ospitare sulle tribune più di 1.000 persone. L’ultima volta prima del Covid oltre 70.000 napoletani provenienti anche dalla Svizzera, dall’Austria, dall’Emilia Romagna sono stati a Dimaro. Oltre agli allenamenti ci saranno attività di intrattenimento in piazza per chi trascorrerà qualche giorno con noi in Trentino. Mi piacerebbe vedere tutti voi giornalisti nel rafting a matcharvi con gli altri, sia coi calciatori che con lo staff. Facciamo una discesa, una battaglia navale sul fiume. Lì tutto è permesso, possiamo sfancularci senza problemi. Sarà un ritiro all’insegna della ricostruzione psicofisica di tutto il movimento calcistico, visto che usciamo fuori da due anni poco edificanti per tutti quanti. Quando vedi City-Real in tv ti si riempie di nuovo il cuore di gioia e ti viene da sperare nel futuro di poter innalzare i valori del calcio europeo ed italiano a certi livelli. Qualcuno ha parlato di ridimensionamento del campionato, invece è stato combattuto ed è stata una novità. Del resto si è in venti. Se fosse così facile vincere uno vincerebbe sempre. Qualcuno l’ha fatto, nel passato, dirazzando. Ora anche lì le cose sono cambiate»

Il saluto di Spalletti.

«Oramai tutti fanno attività fisica con gli auricolari per ascoltare musica e rendere meno faticoso lo sforzo fisico. Facendo la preparazione in Trentino ci alleneremo davanti a un panorama straordinario. Le Dolomiti saranno le nostre auricolari. Ci siamo trovati bene già l’anno scorso. È un posto perfetto per fare un ritiro. Il campo di allenamento è molto vicino all’albergo, non è lontano da Verona… Se tra tutte quelle montagne riuscite a farci trovare anche un vulcano (che assomigli al Vesuvio) allora è perfetto»

A De Laurentiis viene chiesto della locandina del ritiro. Di solito in locandina qualche giocatore c’è, qualche altro no, e si possono trarre indicazioni sul mercato…

«Ti potrei anche fregare, potrei mettere tutti i calciatori che hanno albergato al Napoli negli ultimi diciotto anni. Palla al centro: chi è che deve rimanere? Anguissa sicuramente rimane, va bene? Basta. Le novità in ritiro? Ho settantatré anni, sono un po’ rincoglionito e quindi rispondo subito: se dovessi dire adesso tutto quello che abbiamo in mente con l’Assessore allo Sport e quello al Turismo sarebbe come sgamare qualcosa di già vissuto, un deja vù. E banalizzeremmo tante cose. Tante novità fortissime le scopriranno i visitors quando arriveranno a Dimaro»

A Spalletti si chiede della particolarità della preparazione considerato che sarà un campionato speciale, interrotto dai Mondiali.

«Non si fanno più le preparazioni di una volta, basate sull’arrivare in fondo al campionato perché quello che hai fatto in estate te lo devi ritrovare ad aprile e maggio. Certo, il preparatore deve mettere delle basi su resistenza, forza. Però in ritiro soprattutto si va a incrementare la qualità, la possibilità di stare in campo bene, si prova a mettere a posto il motore del calciatore. Non cambierà niente, si fa l’elenco delle partite, si guarda l’ordine, si vede quanto si sono ravvicinate, quello che si può metter dentro una settimana tipo e dentro tre giorni e così via…»

De Laurentiis interviene:

«Ci saranno i Mondiali dai quali l’Italia è stata esclusa ma io ho visto il calendario e non c’è dubbio alcuno che non è che il 18 dicembre in semifinale e finale ci sono tutte le squadre. Dal 1 dicembre molti giocatori potranno rientrare. Ci saranno una decina di giorni dedicati alla Nazionale, anche italiana. Ma dalla fine di novembre stiamo cercando di organizzarci con altre squadre italiane per fare qualche cosa. Dove? Stiamo studiando. Si è parlato di Usa, Emirati Arabi, Nord Africa. Lo sta verificando una Commissione di Lega. Certo, ci sarà qualche società che si organizzerà diversamente e avrà impostato la cosa in un altro modo. Non possiamo immaginare di stare fermi dal 15 novembre al 6 gennaio, dobbiamo essere pronti a non soffrire»

A Spalletti si chiede l’orizzonte, anche in paragone con l’anno scorso.

«Quando siamo innamorati il sentimento rimane forte, sempre. L’orizzonte è tentare di organizzare un’altra squadra forte, che possa ambire a posizioni di classifica importanti, perché ci sarà il mercato. Qualcuno, vista la bontà del risultato, potrà essere interessato a portar via qualche calciatore. Si sta già lavorando. Vedremo il mercato cosa ci metterà davanti. Rimarrò egualmente innamorato della mia squadra, come sono dall’inizio del mio lavoro»

A De Laurentiis viene chiesto se tra le gigantografie dei calciatori a Dimaro ci sarà quella di Olivera del Getafe.

«Ne stiamo seguendo tanti, magari faremo una goleada di foto…»

C’è un’esigenza – se si potrà – di completare la squadra prima, visto che si parte prima? Viene chiesto sia a Adl che a Spalletti.

De Laurentiis non risponde, perché dice che è una domanda a cui ci si può rispondere da soli e perché la domanda non viene ritenuta inerente al ritiro in Trentino.

Si chiede a De Laurentiis se l’accordo per il ritiro di Dimaro verrà prolungato oltre quest’anno. E a Spalletti quando la squadra tornerà a lavorare a Castel Volturno.

«Sono mesi che ne ragioniamo ma sia loro (Dimaro) che noi abbiamo dato sempre per scontato che sedersi e mettere la parola “si continua” è una cosa molto semplice. Ci sono buone possibilità, la volonta c’è. L’8 agosto si torna a Castel Volturno»

Mertens – dice un giornalista – è un beniamino dei bambini che vengono a Dimaro. Viene chiesto a De Laurentiis se i bambini ritroveranno Dries.

«Io e Mertens ci siamo visti, ci siamo parlati, ci dobbiamo rincontrare. È inopportuno quando si sta ancora giocando mettere pressioni, speranze, delusioni: è concettualmente sbagliato. Quando si gioca, si gioca. Se uno è davvero interessato non scompare e si parla in maniera tranquilla. Il 22 ci sarà la partita a La Spezia, poi il 23, il 24 (che è il mio compleanno), il 25, il 26 o il 27 vediamo. Con Spalletti dobbiamo incontrarci per buttare giù le basi sul mercato. Non è che improvvisamente scompaiono tutti, come nel film di Monicelli. Siamo una realtà permanente, rispettosi di ruoli e professionalità. Se non c’è dialogo tra le parti meglio che uno se ne va in vacanza»

Viene ricordata la notte in cui arrivò Higuain a Dimaro e viene chiesto a Spalletti se si aspetta sorprese dal Presidente, arrivi eccellenti. Interviene De Laurentiis.

«Lo portai io insieme a Chiavelli, in sordina. Bigon si offese, disse che non sapeva nulla… sennò che sorpresa è. Mala tempora currunt, non per il Napoli ma per tutto il mondo calcistico. La ripresa del mercato passa per uscite e acquisizioni. Se ci fossero solo acquisizioni sarebbe tutto da discutere»

«Si riparte dal tiro alla fune», dice Spalletti. «Se si prende qualcuno che la tira forte, la fune, si sradica meglio la squadra avversaria»

A Rossini viene chiesto che spesa si prevede per i tifosi a livello economico. A Spalletti viene chiesto se ha pensato a un’altra pettorina dopo quella dell’anno scorso con la scritta «Sarò con te».

Rossini: «Ci saranno degli aumenti, se si pensa all’inflazione e agli aumenti energetici ci si rende conto che era inevitabile. Non supereremo il 6%, sicuramente, non di più. Non deluderemo le aspettative. Fino a 12 anni i bambini avranno diverse gratuità. Le nostre imprese non vogliono approfittare dell’arrivo della tifoseria. Ci sarà una spalmatura corretta, nonostante si faccia tutto questo – chiaramente – anche per un ritorno economico»

Spalletti: «Sarò con te e tu non devi mollare è un inno partito dai tifosi e tocca molte cose dello spogliatoio. Mi è piaciuto particolarmente, ci ha aiutato nei momenti di difficoltà perché la squadra ha sempre reagito molto bene. È uno stimolo a diventare più duri da sconfiggere. Difficile trovarne uno della stessa bellezza, ce lo teniamo stretto e magari lo miglioriamo con qualche parola in più»

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