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Sarri: «Se vedi la Bundesliga in tv e poi cambi canale e metti la Serie A, ti chiedi: “ma dove cazzo sono finito?”»

In conferenza. «Stiamo trenta/trentacinque anni indietro. Immobile sa come la penso, sta diventando il capro espiatorio della Nazionale»

Sarri: «Se vedi la Bundesliga in tv e poi cambi canale e metti la Serie A, ti chiedi: “ma dove cazzo sono finito?”»
Db Milano 09/01/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Dopo che il direttore della comunicazione della Lazio ha rassicurato tutti su quanto è accaduto a Raul Moro (il ragazzo sta bene), il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha risposto alle domande dei giornalisti prima dell’ostica sfida al Sassuolo di domani. Qui una parte del resoconto delle sue parole di Tuttomercatoweb.

«Lotito l’ho visto solo ieri ma avevamo l’obiettivo di parlare con i giocatori, che abbiamo riavuto a disposizione, al completo, proprio ieri. Coi ragazzi ho parlato prima io e poi lui. Abbiamo fatto una partita inspiegabile contro la Roma, non tanto per il risultato ma per l’atteggiamento. Si può perdere, sì, ma con un’altra reazione. Sono incazzatissimo. Con i giocatori e anche con me stesso. Alla vigilia avevo avuto la sensazione che la carica emotiva non fosse quella giusta, ho provato a intervenire ma probabilmente non l’ho fatto in maniera giusta. Ora orgoglio e reazione, senza pensare ad altre storie»

Il futuro di Sarri.

«Vedremo. Per ora il mio futuro è il Sassuolo»

L’Europa è lontana e ci sono tanti calciatori che andranno via a zero. Teme questa situazione?

«Io voglio sperare di avere giocatori di alto livello a disposizione. I professionisti sanno che non ci sono partite che non valgono niente. Parto da questo tipo di presupposto, abbiamo a disposizione professionisti che ci daranno il 100»

Il caso Immobile.

«Ho parlato con Ciro e gli ho detto quello che penso. Che sta diventando il caprio espiatorio della Nazionale, sa benissimo cosa c’è dietro. Io al suo posto saprei cosa fare, ora vediamo cosa deciderà lui. Se intendo dire che deve lasciare la Nazionale? Inutile che dica quale sarebbe la mia scelta, conta quella di Ciro. Immobile, comunque, almeno in questo ambiente, lo vedo subito partecipativo, reattivo: non sono preoccupato per il rendimento con la Lazio»

La disfatta dell’Italia.

«Rimango sempre della mia idea: le nazionali non rappresentano più un movimento del Paese. Si fanno discorsi sui massimi sistemi, ho sentito sparare cavolate mostruose sui problemi del calcio italiano in questa settimana. Fermo restando che stiamo parlando di una partita, contro la Macedonia, in cui l’Italia ha fatto 35 tiri in porta, ne ha subiti 2, ha perso ed è andata fuori. Qui stiamo 30-35 anni indietro, ma nessuno parla di strutture. Quando io parlo dei terreni di gioco, mi dicono che mi lamento. Abbiamo pagato la mancata cura di tutti i particolari. Se vedi la Bundesliga in tv, poi cambi canale e metti una partita di Serie A ti chiedi: “ma dove cazzo sono finito?”»

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