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Sacchi su Inter-Milan: «A un certo punto mi sembrava una partita tra scapoli e ammogliati»

Alla Gazzetta: «Il Milan può dire la sua soltanto se gioca “di squadra”, altrimenti non c’è pressing ed organizzazione, mostra tutti i suoi limiti»

Sacchi su Inter-Milan: «A un certo punto mi sembrava una partita tra scapoli e ammogliati»
Db Pisa 16/02/2015 - finale torneo di Viareggio / Inter-Hellas Verona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Arrigo Sacchi

Arrigo Sacchi commenta in un’intervista alla Gazzetta dello Sport la semifinale di Coppa Italia vinta ieri dall’Inter sul Milan.

«A un certo punto, dico la verità, mi sembrava una partita tra scapoli e ammogliati. Con queste modalità l’Inter è avvantaggiata rispetto al Milan, perché può sfruttare la maggiore qualità tecnica e la maggiore esperienza. Il Milan, soltanto se è compatto, se gioca “di squadra”, come un vero collettivo, può dire la sua. Altrimenti non c’è il pressing, non c’è l’organizzazione, non c’è la sinergia tra i reparti e tra i singoli. Se i rossoneri sono sparpagliati per il campo, mostrano tutti i loro limiti».

Questo risultato può condizionare anche la volata scudetto?

«Non credo. Il successo darà forza all’Inter, che però si era già ripresa dopo il periodo negativo. Non penso che la sconfitta possa influire sul morale del Milan: i rossoneri hanno il dovere di credere nelle loro qualità, nel loro spirito di sacrificio e nel loro entusiasmo. Sono giovani, e quando si è giovani le batoste si superano in fretta. L’importante, però, è che tornino a essere compatti e uniti».

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