Il Guardian e le strategie di Boehly, il proprietario in pectore del Chelsea
È il co-proprietario dei LA Dodgers. I tifosi devono scordarsi le "spese pazze" di Abramovich ma ci sono diverse gatte da pelare, da Lukaku a Jorginho

2021 archivio Image Sport / Calcio / Chelsea / Romelu Lukaku / foto Imago/Image Sport
Il Guardian pubblica una sorta di guida per orientarsi e capire chi c’è dietro l’offerta di Boehly per acquistare il Chelsea e quali sono le strategie di gestione e di mercato che il gruppo d’investitori intende mettere in campo.
La figura apicale del gruppo, come confermato dall’86enne miliardario svizzero Hansjörg Wyss, è proprio Todd Boehly, un americano che – per restare al campo dello sport – è già tra i proprietari dei LA Dodgers, squadra di baseball. Boehly, che ha co-fondato la Eldridge Industries, ha un patrimonio di circa 4,5 miliardi di dollari e il suo interesse per il Chelsea non è venuto dal nulla: già nel 2019 Abramovich aveva rifiutato una sua importante offerta per l’acquisizione del club.
Tra gli investitori, oltre a Wyss, Jonathan Goldstein, uomo d’affari britannico e amministratore delegato di Cain International, e Mark Walter, già co-proprietario dei Dodgers di Boehly. Il gruppo ha incassato anche il sostegno della società di investimento statunitense Clearlake Capital. Nessuno degli investitori possiede già partecipazioni in altre squadre di calcio rivali e non sembra – almeno a primo acchito – che possano esserci controversie politiche legate all’affare. Tutto fa pensare, insomma, che non ci saranno particolari intoppi.
Di certo, tutto fa pensare pure che il tempo delle spese pazze, per il Chelsea, sia finito. Boehly ha intenzione di rendere il club autosufficiente, non di spendere duecento milioni di sterline ogni estate. Questo, però, non vuol dire che la squadra non sarà più in grado di lottare per i massimi risultati. Anche perché sarà confermato Tuchel e gli saranno dati maggiori poteri, anche sul mercato, attualmente gestito dalla semi-plenipotenziaria Marina Granovskaia. Chi potrebbe restare è Cech, come consulente. Magari con un ruolo più importante, chissà.
La chiave per far crescere le finanze del Chelsea è, secondo la proprietà entrante, la ristrutturazione di Stamford Bridge. Una ristrutturazione stand-by-stand. Attualmente l’impianto può ospitare 42.000 persone, è tra i più piccoli tra quelli delle squadre di vertice.
Ma veniamo al calciomercato. Rüdiger in estate parte, direzione Madrid. Lo stesso destino per Christensen, che a scadenza va al Barça. Anche la posizione di Azpilicueta non sarebbe così salda. Thiago Silva, Malang Sarr e Trevoh Chalobah sarebbero gli unici difensori centrali a disposizione di Tuchel. È evidente che più di un intervento, in difesa, sarebbe necessario, anche vista l’età di Thiago Silva. Ai Blues interessa Koundé del Siviglia, ma anche Fofana del Leicester e Gvardiol del Lipsia sono nella lista. Occhio anche a Gimenez dell’Atletico.
Anche a centrocampo ci sono diverse gatte da pelare. Jorginho e Kanté sono in scadenza il prossimo anno. Uno dei due potrebbe partire, visto che Gallagher potrebbe tornare dal prestito al Crystal Palace e per Declan Rice c’è più di un interesse. Il contratto di Mount invece scade tra due anni, e bisogna sedersi col centrocampista inglese.
E poi c’è l’attacco, con il grande punto interrogativo Lukaku. Jonathan David è una pista concreta, forse più abbordabile di quella che porta a Darwin Núñez, ma dipende dalle cessioni. Oltre a quella di Big Rom, restano da chiarire le posizioni di Werner, Pulisic e Ziyech.