Formula 1, stretta sulle mutande dei piloti: «Possono andare a fuoco». Gasly: «Controllatemi il culo»
Il nuovo direttore di gara Niels Wittich se l'era pure presa con i piercing di Hamilton. "L'intimo deve essere ignifugo", dice. Horner: "Io non le controllo le mutande dei miei"

Zandvoort (Olanda) 05/09/2021 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Lewis Hamilton
Niels Wittich, il direttore di gara che ha sostituito Michael Masi, non si sta facendo tanti amici in Formula 1. Prima se l’è presa coi piercing di Hamilton, richiamandolo all’ordine (e quello non se l’è filato per niente), ora ha un problema con le mutande dei piloti: dice che possono andare a fuoco, e che devono indossare quelle “a norma”.
La Fia, in pratica, teme che l’intimo dei piloti sia infiammabile e quindi non conforme con le linee di sicurezza. L’ha messo nero su bianco alla vigilia del GP d’Australia. Il “nuovo ordine” ha portato, scrive il Telegraph, a una riunione di due ore venerdì scorso. Durante le successive conferenze stampa, i piloti hanno più o meno esplicitamente ridicolizzato le direttive. Pierre Gasly per esempio ha espresso così il concetto:
“Se vogliono controllarmi il culo, sono padroni. Anche il pisello, tutto. Non ho niente da nascondere. Se questo li rende felici, sono liberi di procedere”.
“Non mi interessano troppo queste cose – ha detto Fernando Alonso – Sai, penso che dobbiamo essere flessibili su un paio di queste cose. Ma fa parte dello spettacolo, suppongo”.
Christian Horner, il team principal della Red Bull, ha detto che “di certo non controllerò la biancheria intima dei miei piloti”.
Daniel Ricciardo ribadisce: “Questa è la prima volta che sento parlare di biancheria intima ignifuga. Ovviamente indossiamo dei leggins, se così si possono chiamare, ma non abbiamo biancheria intima ignifuga”.