ilNapolista

Cantamessa: «Non si può condannare un club per aver pagato troppo un giocatore che non valeva niente»

L’avvocato del Milan al CorSera: «Non stiamo parlando dell’oro, che ha un valore oggettivo, il valore dei calciatori lo decidono le squadre».

Cantamessa: «Non si può condannare un club per aver pagato troppo un giocatore che non valeva niente»
Db Napoli 24/02/2022 - Europa League / Napoli-Barcellona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Lorenzo Insigne

Il Corriere della Sera intervista Leandro Cantamessa, avvocato del Milan e docente di diritto sportivo alla Statale di
Milano. Il tema è la sentenza del Tribunale Figc, che ieri ha prosciolto tutti i club e i dirigenti coinvolti nel caso plusvalenze, tra cui Juventus e Napoli. Cantamessa conosce bene la materia: nel 2008 il Milan fu colpito dalla stessa accusa e poi assolto. Parla di una sentenza già scritta e giusta.

«Ero certo che finisse così. Del resto o si formulano tabelle stabilendo che per una determinata tipologia di giocatori si fissano prezzi oltre i quali o sotto i quali non si può andare, oppure ogni procedimento è destinato a terminare con questo esito».

Sul fatto che la Procura si sia basata sui valori indicati da Transfermarkt:

«Non so se lo abbia fatto, ho letto sui giornali come tutti. Ma ripeto, non stiamo parlando dell’oro che sappiamo essere ufficialmente quotato a 58 euro al grammo. Ragioniamo su valori opinabili di giocatori: Kalulu ad esempio fu comprato per due cetrioli e un peperone ma poi in campo ha reso molto più di tanti titolarissimi sulla carta. Un ragionamento differente riguarderebbe invece gli illeciti concernenti forme di pagamento “fantasiose”. E comunque è evidente che in assenza di un accordo che certifichi la falsificazione di un valore non si può procedere per illecito».

L’avvocato continua:

«Si può condannare un club per aver pagato troppo un giocatore che non valeva niente? Ma come si fa a stabilire a priori? Il discorso cambia solo se una delle persone coinvolte confessa di aver agito con dolo in tal senso».

ilnapolista © riproduzione riservata