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Spalletti: «Siamo contenti del punto, ma abbiamo avuto un paio di palle per risolvere la partita»

A Dazn: «Da partite così si impara. Non abbiamo fatto vedere tutta la nostra qualità. Osimhen? Deve migliorare nelle scelte, ma è giovane, lo farà»

Spalletti: «Siamo contenti del punto, ma abbiamo avuto un paio di palle per risolvere la partita»
Napoli 22/12/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Spezia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ai microfoni di Dazn dopo il big match contro l’Inter

«Bisogna continuare a mantenere questa leggerezza di squadra talentuosa, fatta anche di talento. In alcuni momenti l’abbiamo fatta vedere in altri no, così viene fuori al forza degli avversari, che sono più forti di noi. Dobbiamo tenere la partita nelle nostre qualità, invece abbiamo subito il pareggio, non ce l’abbiamo fatta e così diventa tutto più difficile».

«L’avevamo preparata come qualsiasi 4-2-3-1 contro una squadra che ha due tutta fascia, bisogna arrivarci col terzino sul quinto, solo quando è distante diventa dura, gli va concesso campo, o ci si arriva col mediano o col terzino quando sono più alti. Lo abbiamo fatto bene per lunghi tratti, ci sono capitate situazioni che potevamo sfruttare meglio, ma la differenza la fa sempre la gestione palla, quando non riusciamo a gestirla diventa tutto più difficile».

«Bisogna accettare con serenità quello che dice il campo, poi si traggono insegnamenti e spunti per migliorare in futuro, abbiamo fatto un0ottima partita in generale, ci sono capitate un paio di palle importanti per mettere a posto il risultato ma non le abbiamo sfruttate e non siamo riusciti a mantenere il talento del palleggio e loro sono venuti fuori con la loro fisicità e la loro prorompenza di corsa e fisico».

«Osimhen? Ha delle potenzialità infinite, qualche volta si scollega un po’ dalla squadra perché va a fare l’1 contro 11 da solo senza vedere che la squadra non lo ha seguito, poi questi tagli in bandierina che deve capire di farli al momento giusto, ma sta imparando tutto, è un attaccante micidiale, ha tutte le caratteristiche, forte di testa, fisicamente, è velocissimo, ha la bastonata, ogni tanto deve saper scegliere, ma con l’esperienza lo farà, a volte va ad attaccare sempre il portiere e la squadra non riesce a fare blocco con lui e poi per rientrare resta un po’ fuori dal gioco ma solo perché è giovane ma le qualità le ha tutte».

«Sono felicissimo di questo punto e della partita, che complessivamente è stata buona, ma ci sono capitati un paio di palloni importanti con cui potevamo mettere a posto il risultato. Dalle partite così si cresce, solo giocando ci si accorge delle cose, noi gli abbiamo dedicato 95 minuti e facciamo esperienze, loro sono veramente una squadra quadrata».

«Barcellona? Un’altra partita bellissima, che vale la pena giocarsi con la postura dei forti, con il petto fuori, magari andando a riuscire a mantenere il talento per tutti e 90 minuti con le intenzioni e i fatti. Venezia, Inter, Barcellona, io non valuto la differenza della forza, voglio vedere qual è la nostra forza, il desiderio di far vedere il nostro livello, la voglia di andare oltre i nostri limiti, la sto vedendo, anche stasera i calciatori sono nello spogliatoio, sono contenti ma non abbiamo fatto vedere tutto quello che era possibile. Per il momento c’è l’incertezza di quello che deve essere l’atteggiamento da avere».

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