Su Repubblica. Dalla lista delle operazioni presenti nell’indagine sono esclusi gli scambi Arthur-Pjanic e Cancelo-Danilo. Anche i calciatori saranno chiamati a rispondere
La Procura Federale ha chiuso l’indagine sul caso plusvalenze. Sono 11 le società coinvolte, ora, scrive Repubblica,
“tremano in sessanta. Dirigenti, amministratori delegati, persino alcuni calciatori”.
“L’indagine in ogni caso non avrà lo stesso peso per tutti. Perché tra le società ce ne sono alcune a cui è stata notificata la chiusura indagini ipotizzando un effetto di queste plusvalenze gonfiate sui requisiti per l’iscrizione al campionato. Una situazione che, se dovesse essere riscontrata dai giudici federali, potrebbe portare a delle penalizzazioni ma anche all’esclusione dai campionati. Sarebbero 3 i club in una condizione simile. Anche uno di Serie A“.
La Covisoc aveva segnalato alla Procura 62 operazioni di mercato, ma non tutte sono finite nell’indagine. Sono stati esclusi i dossier relativi agli affari Pjanic-Arthur e Cancelo-Danilo.
“In ogni caso, i bianconeri restano parte attiva in più della metà dei trasferimenti “attenzionati”, s’indaga sui dirigenti, attuali o dell’epoca, visto che sono state prese in considerazioni operazioni di mercato dal gennaio 2019 al gennaio 2021”.
Un discorso che vale però anche per le altre squadre coinvolte: Napoli, Genoa, Sampdoria, Empoli, Parma, Pescara, Pisa, Pro Vercelli, Chievo, Novara.
Repubblica continua:
“La vera novità è che l’indagine toccherà anche dei calciatori. Soprattutto se la Procura riterrà abbiano avuto un ruolo nell’accettare valutazioni fuori mercato per trarne un vantaggio economico”.