Viene stravolta la dinamica del calcio. L’arbitro Kovacs, pur con gli occhi fissi sull’azione, non aveva avuto reazioni anche per l’invariabilità della traiettoria.

La Gazzetta dello Sport torna sul rigore assurdo che ha determinato il pareggio del Barcellona. Il tocco impercettibile di mano (in realtà di mignolo) di Juan Jesus in area, tocco che nemmeno cambia la traiettoria del pallone. Rigore da Var, l’arbitro nemmeno se n’era accorto. Scrive la Gazzetta:
Rigore da tempi dell’OFR, appunto, perché l’arbitro Kovacs, pur con gli occhi fissi sull’azione, non aveva avuto reazioni anche per l’invariabilità della traiettoria. Il problema, allora, è che il “vivisezionare” ossessivamente le azioni ha ormai portato a un distacco dalla percezione reale della dinamica del calcio. È il calcio del… dopo: giusto così? Non sempre. Così come non sempre il regolamento è perfetto, visto che poi recita«si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio corporeo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani/braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione». Juan Jesus, col braccio non aderente, è andato oltre la “naturalezza”? Ormai è il calcio dei Pinguini Tattici da area di rigore.