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Il Messaggero e il mercoledì della Serie A: la giornata surreale di chi non si vuole arrendere all’evidenza

In Italia è ormai ferma l’attività calcistica di ogni ordine e grado, ma l’unico torneo che pretende di andare avanti è la serie A. Ma dovrà arrendersi

Il Messaggero e il mercoledì della Serie A: la giornata surreale di chi non si vuole arrendere all’evidenza

Le Asl hanno bloccato mezza Serie A, ma la Lega calcio continua imperterrita sulla sua strada: si gioca, nonostante il Covid, Omicron, i positivi, i provvedimenti delle autorità sanitarie, contro i quali, anzi, minaccia anche ricorsi al Tar. Il Messaggero scrive del clima surreale che avvolge il campionato.

“Intanto si vivono giornate di delizioso surrealismo italiano, come quella di ieri. Aerei che partivano in extremis in un crepuscolo dubbioso, aerei che tornavano in hangar ad ali basse, pullman fuggitivi nella notte o pullman che risparmiavano le gomme e il gasolio, gente che andava, veniva, rimaneva, o andava ma sapendo di dover tornare o di non giocare: è stato un bislacco mercoledì da Grand Hotel, la vigilia della prima di ritorno del campionato di serie A ai tempi di Omicron, la giornata fantasma, quella di chi non si vuole arrendere all’evidenza”.

I positivi, in Serie A, sono ormai circa un centinaio. Ci si districa tra provvedimenti delle Asl spesso da interpretare e altre volte, come nel caso del Napoli, uno in contrasto con l’altro.

In Italia è ormai ferma l’attività calcistica di ogni ordine e grado, dalla serie B fino ai dilettanti e ai giovani, ma l’unico torneo che pretende di andare avanti è la serie A“.

Il Governo, con il ministro Speranza, ha proposto di sospendere l’attività agonistica fino al 6 febbraio. Una proposta caduta per ora nel nulla ma che, scrive il quotidiano, tornerà per forza attuale.

La Lega calcio non vuole saperne, difende il prodotto e la sua sopravvivenza coi denti. Ribadisce che il campionato va avanti; fa sapere che correggerà il protocollo a giorni, inserendo la norma del minimo di 13 giocatori più un portiere per poter scendere in campo; annuncia ricorsi contro le Asl. Del resto non c’è spazio nei calendari per rinviare partite: si rischia il collasso del sistema. E’ lotta per la sopravvivenza. E’ il caos”.

 

 

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