Smonta il tecnico tedesco: «Arrivato in pompa magna, dopo sei partite qualcuno comincia ad azzardare che l’etichetta di “padre del gegenpressing” potrebbe rivelarsi uno dei grandi equivoci del calcio»

Sei partite sulla panchina del Manchester United e Ralf Rangnick è già sulla graticola. Sei partite e l’ultima è stata la sconfitta interna in Premier contro il Wolverhampton. Il Guardian fa a fettine il manager tedesco
arrivato per trovare una soluzione rapida ai problemi dello United prima dell’ingaggio di un nuovo allenatore per la prossima stagione.
Scrive che Rangnick è già sotto sorveglianza.
Questa è la realtà per il 63enne arrivato in pompa magna, strombazzato dai media per l’uso della frusta che avrebbe rimesso in sesto la squadra. L’intensità si è vista solo nella prima partita contro il Crystal Palace, da allora è scomparsa e qualcuno comincia ad azzardare che l’etichetta di “padre del gegenpressing” potrebbe rivelarsi uno dei grandi equivoci del calcio.
Il Guardian scrive anche che i calciatori non hanno gradito i metodi di allenamento di Chris Armas l’ex tecnico dei New York Red Bulls e Toronto FC che Rangnick ha scelto come suo assistente. Armas è già in discussione.
I metodi di allenamento del tedesco stanno causando qualche malcontento, Cristiano Ronaldo non se n’è innamorato.
Ronaldo è un altro problema per lo United. E fin qui, scrive il Guardian, Rangnick non ha mostrato idee chiare né ha risolto le ambiguità tattiche. Dopo la sconfitta interna contro i Wolves, ha dichiarato che i calciatori non ha fatto tutto quello che avrebbero potuto. Un’affermazione che aumenta gli interrogativi sulla sua capacità di cambiare e guidare il gruppo. Il prossime esame è la partita di FA Cup contro l’Aston Villa di domani sera. Il tono delle polemiche dipenderà ovviamente dal risultato.