Lo racconta The Athletic. Gli avvocati di Ronaldo stanno cercando di fermare il Nyt, ma la Polizia di Las Vegas è obbligata per legge a consegnare i documenti al quotidiano
Cristiano Ronaldo contro il New York Times. Una lotta per tenere secretati dei documenti sulla sua presunta violenza sessuale avvenuta secondo le accuse a Las Vegas nel 2009, il giornale invece per il suo diritto a poter visionare quei documenti in base ad un legge sulla trasparenza degli atti pubblici. Uno scontro tra titani raccontato da The Athletic, e del quale per correttezza non si trova traccia sullo stesso Nyt.
Il New York Times ha chiesto l’accesso ai fascicoli al dipartimento di polizia metropolitana di Las Vegas, che ai tempi aveva indagato sul presunto stupro ai Kathryn Mayorga del quale è accusato Ronaldo. Per quella vicenda c’è ancora una causa in corso, dopo un primo precedente accordo tra le parti poi andato a monte.
Il giocatore del Manchester United si oppone alla richiesta dei file del NYTimes perché l’avvocato dell’accusa avrebbe fornito quelle informazioni riservate alla polizia di Las Vegas nel 2018 nel tentativo, senza successo, di far riaprire il caso. Si tratterebbe, secondo la difesa di Ronaldo, di documentazioni trafugate dal sito Football Leaks insieme a molte altre. Carte che conterrebbero materiale protetto da segreto avvocato-cliente.
Il NYT, che ha presentato la sua richiesta all’inizio di quest’anno, ha affermato che avrebbe presentato una mozione alla corte federale per contestare la posizione di Ronaldo: “La polizia di Las Vegas ha l’obbligo legale di rilasciare documenti pubblici ai sensi del Nevada Public Records Act, come la polizia ha riconosciuto in questo caso”, ha scritto un portavoce del Times. “Ci opporremo a questo tentativo improprio di interferire con il diritto del pubblico di vedere i documenti governativi”.
Gli avvocati della Polizia di Las Vegas, dopo aver ricevuto la richiesta del NYT, hanno scritto all’avvocato di Ronaldo il 18 novembre scorso avvertendolo dell’intenzione di divulgare i file “in conformità con la legge”. L’avvocato di Ronaldo, a ribattuto con una un’e-mail a Nichols lo stesso giorno, intimando di non farlo.