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Milan-Napoli 0-1, pagelle / A Natale nasce Juan Jesus, Petagna una partita da Antico Testamento

Zielinski il migliore, Rrahmani ha annientato Ibra. Spalletti passa dall’ideologia kennediana alla poetica leopardiana, decide di vincere la partita con Petagna: e così sia.

Milan-Napoli 0-1, pagelle / A Natale nasce Juan Jesus, Petagna una partita da Antico Testamento

Le pagelle di Milan-Napoli 0-1 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

OSPINA. Gaudeamus Ilaria! Il formidabile monte sterminator Vesevo sparge lava vittoriosa laddove i padani invocano solitamente il vulcano per farci lavare col fuoco. E il caro Ospinik non pena più di tanto: è vulcanico una sola volta, su quel tiro di Ibra al 48’. Il resto sono uscite e rilanci – 6,5

Che riflessi su Ibra, Fabrizio. Quella mano salvifica è uno dei pochi interventi che è chiamato a fare contro un Milan che è parso molto più in difficoltà di noi, ma vale tantissimo – 6,5

MALCUIT. Riccioli d’Oro erutta corsa e offesa a getto continuo. Certo, in talune occasioni Ballo-Touré potrebbe ballare da solo ma è un periglio che si concreta quasi mai – 7

Ballo-Tourè è apparso totalmente inadeguato rispetto al nostro Kevin, a mio parere. E Riccioli d’Oro ha messo in difficoltà anche Krunic. Ha corso tanto, ci ha provato, si è proposto, ha dato tutto – 7

RRAHMANI. Amir è un chiodo che buca ogni bolla rossonera che si forma nella nostra area e come la ginestra vesuviana sparge profumi dolcissimi. Ibra, che è Ibra, riesce ad anticiparlo solo una volta e per farlo deve compiere un gesto tecnico strepitoso, di testa al 17’. Rrahmani è stato davvero grandioso e impeccabile stasera – 7,5

Incredibile scriverlo, ma ha letteralmente annientato Ibra. Perfetto nel mantenere la posizione, sempre, arriva su ogni palla raggiungibile di testa, sta diventando un muro. Uno dei migliori in campo senza dubbio – 8

JUAN JESUS. Gesù nasce venerdì prossimo e Juan Jesus disputa la sua migliore partita nel Napule. Risolve una miriade di situazioni e con la cabeza ne prende tantissime – 7

Insieme a Rrahmani forma una diga equivalente a Koulibaly. Meraviglioso lui e la concretezza con cui spazza via la palla: ci mette un’intensità, nel colpirla, che per me equivale ad un gol – 8

DI LORENZO. Il trasloco sulla fascia sinistra influisce poco o nulla sulla sua dedizione alla causa vesuviana. L’Euroappuntato ci mette la sua alma generosa e alta e in difesa pugna crudamente – 6,5

Gioca fuori posizione e giustamente non rischia troppo ma è prezioso nell’accompagnare l’azione, soffre e mostra la generosità di sempre – 7

DEMME. Perdipiù picchia, talvolta mette qualche toppa alla bell’e meglio. Il calabro-teutonico delude ancora una volta – 5

Il peggiore in campo. Sbaglia tanto, non è in condizione e inoltre è troppo falloso. Mi ha fatta tremare più volte: avrebbe potuto crearci grandi problemi – 5

LOBOTKA dal 53’. Con Lobo la gestione della palla cambia radicalmente e alleggerisce il carico di lavoro per il Novantanove frankista. Il Mago in panca procede con la pizarrizzazione dello slovacco – 7

Entra e subito si ristabilisce l’ordine. Gioca con intelligenza ogni palla, favorisce la costruzione delle azioni, è generoso anche nell’appoggiare la linea difensiva. Quanto ci è mancato, Fabrizio – 7

ANGUISSA. Con Demme picchiatore, si ritrova solingo a stroncare, sopire e impostare in un momento in cui la sua condizione non è al massimo. Nel finale esce pazzo e fa un paio di follie svirgolanti che favoriscono i milanisti – 6

Non è ancora al meglio della condizione e si vede: nel secondo tempo commette diversi errori che, come dici tu, favoriscono Ibra, ma resiste. Con Lobotka affianco torna ad assicurare un appoggio discreto – 6

LOZANO. Una meraviglia, Ilaria, vederlo combattere in retroguardia con risultati notevoli. In attacco, che è il suo mestiere, ha una doppia occasione al 41’ dopo uno stop di petto su assist di Juan Jesus – 6,5

La mobilità di Lozano, che si sovrappone a Malcuit, è fluidità pura. Fa impazzire Ballo-Tourè. Non concretizza l’ultimo passaggio, ma aiuta tantissimo – 6,5

POLITANO dal 78’. Il Milan è tutto avanti e lui riesce solo a spazzare via quando è il caso, non gli riesce altro – senza voto

Entra in un momento in cui il Napoli è in evidente difficoltà e contribuisce solo a perdere palle preziose – sv

ZIELINSKI. Fa il mediano, il play e il trequartista. Suo l’angolo del gol: una partita che dimostra che San Piotr, a questi livelli, è tra i migliori centrocampisti del nostro continente nonché il più vesuviano di tutti in campo – 8

La qualità: questa meraviglia. Non è un caso che quando esce lui il Napoli va un po’ in difficoltà e non riesce quasi più a salire. Il cross da calcio d’angolo è perfetto. Piotr a questi livelli è meraviglioso – 8

OUNAS dal 78’. Senza voto

Non si spreca – sv

ELMAS. Il Macedone (del Nord) è micidiale. Prima del corner vincente del santo polacco abballa irrequieto dinanzi alla porta rossonera. E’ una danza propiziatoria ché dopo secondi la sua zucca fa zac e la mette dentro. Elmas è sempre più decisivo là a sinistra e non ne fa mai una questione di mattonella – 7

Il movimento con cui si allontana dal primo palo per cogliere al volo il cross di Zielinski è perfetto. Non più un folletto impazzito, ma un giocatore presente, ordinato, vivacissimo e prezioso, concreto anche in fase difensiva, quando c’è da aiutare. E ha rifatto quella smorfia di cazzimma quando ha insaccato la palla in rete. Bellissimo – 7,5

GHOULAM dall’85’. Fa prendere un colpo a Ospinik e a noi con quel tentativo di autogol di testa verso la porta azzurra – senza voto

Quando è entrato ci siamo chiesti tutti: possibile che Faouzi abbia solo 5 minuti di gioco nelle gambe a tanti mesi dall’infortunio? Non lo so, ma se in quei 5 minuti ti prendi un rischio così è meglio non scoprire quanto potrebbe giocare – sv

PETAGNA. Una partita biblica nel senso dell’Antico Testamento tutto sacrificio e oblazione. Peccato però che tutta questa fatica renda Petagnone poco lucido quando si trova due volte in condizione di segnare, al 50’ e al 76’ – 7

Non era passato nemmeno un minuto che già aveva strappato palla a Tomori mettendoci il fisico e la prepotenza. La stessa con cui ha recuperato, forse, più palle che in tutta la sua carriera. Non era lui deputato a segnare, ieri sera, credo nemmeno nei disegni di Spalletti. Doveva solo menare mazzate, e favorire la squadra alta: lo ha fatto e anche benissimo. Spalletti ha vinto la partita con questa mossa – 7,5

MERTENS dal 78’. Senza voto

Sono bastati 15 minuti per capire che quella di ieri non era la partita per lui – sv

SPALLETTI. Il Napule gregario accende le luci a San Siro (a proposito: che spreco e che bestialità il nuovo stadio che vuole il sindaco di Milano, Sala) e Lucky Luciano passa dall’ideologia kennediana alla poetica leopardiana e liquida il fatalismo oleografico: “Stasera il Vesuvio non è una cartolina”. Finalmente. E riprendiamo a sperare nelle magnifiche sorti e progressive dell’umana gente azzurra – 8

Ha preparato la partita in modo meraviglioso, Fabrizio. Ci ha regalato San Siro e il secondo posto quando tutto, nelle previsioni, sembrava remare contro. Altro che Vesuvio: quest’uomo è Marechiaro, il Lungomare, Castel dell’Ovo, San Martino, il tramonto cilentano, il mare del Golfo e Babbo Natale. Ascolti le sue conferenze e ti sembra di uscirne migliore. Vedi la formazione, con Petagna in attacco e ti dici: se hai deciso di vincere la partita con questa mossa, capitano, sono con te fino alla morte. Poi, quando succede, ti rendi conto di cosa vuol dire essere un genio – 10 

ARBITRO MASSA. Fino al gol annullato non mi era piaciuto affatto, poi ci ha evitato in modo sacrosanto la solita beffa al novantesimo – 7

 

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