La Rosea analizza il calo di rendimento del pacchetto difensivo della banda Spalletti, che nelle ultime 4 giornate ha subito 8 gol: il doppio di quanti ne aveva subiti nelle 12 giornate precedenti
L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport accende un focus sulla difesa del Napoli. Gli azzurri possono ancora contare sulla migliore retroguardia del campionato, ma in sole quattro partite hanno subito 8 gol, il doppio di quanti ne avevano subiti nelle precedenti dodici giornate.
La difesa più forte d’Europa non abita più a Napoli. Un mese fa, la squadra di Spalletti rispecchiava il primo posto in classifica anche in un primato che solitamente diventa una polizza per arrivare al traguardo. (…) Sabato sera, al termine della gara persa con l’Atalanta (primo stop casalingo in campionato), il Napoli registrava ben 12 reti al passivo. In quattro giornate, il bilancio dei gol subiti è stato zavorrato da altri 8. Tre contro l’Inter al Meazza, nessuno con la Lazio, due col Sassuolo e tre con l’Atalanta. In pratica, negli ultimi 360 minuti solo Udinese (9), Spezia (10), Venezia (10) e Lazio (11) hanno fatto peggio.
La Rosea prova ad indagarne le ragioni. La forza degli avversari affrontati, certo, è un tema. Inter, Atalanta e Sassuolo sono squadre che segnano tanto. Ma a pesare di più sono le assenze di Koulibaly ed Anguissa. E se l’assenza del senegalese non può che privare il Napoli di un difensore di livello internazionale, il punto è che la mancanza del camerunese corrisponde ad un deficit fondamentale di copertura da parte della linea mediana del reparto difensivo. Si attacca e si difende sempre di squadra.
Il camerunese agisce in mediana, ma il suo apporto alla fase difensiva si è rivelato fondamentale nel compattare le forze della retroguardia. Anguissa ha saltato le ultime tre giornate e Spalletti ha dovuto riassemblare certi congegni. Inoltre, nella trasferta col Sassuolo si è fermato Koulibaly, che non a caso Spalletti ha etichettato dal primo giorno come “Comandante”. L’infortunio del senegalese sta privando il reparto del suo leader naturale oltre che di un difensore di primo livello sul piano internazionale.
Le defezioni, insomma, adesso pesano. Non come a inizio anno quando Spalletti si fece trovare pronto agli infortuni di Meret e Manolas e riorganizzò la difesa con Ospina e Rrahmani. E aveva funzionato così bene da invertire le gerarchie.
Eppure, proprio con la sponda indiretta di alcune defezioni, in avvio di stagione Spalletti aveva plasmato la formula migliore per la retroguardia. Con Ospina al posto di Meret tra i pali e con Rrahmani al centro per rilevare Manolas. L’ultima lista di infortuni ha però sortito effetti decisamente diversi.
Domani la sfida al Leicester. Un nuovo test per capire se si trattano di onde d’assestamento passeggere o se piuttosto c’è da preoccuparsi. Spalletti potrà contare sul rientro di Manolas
A proposito, in Coppa, il Napoli ha incassato 8 reti in 4 gare. Sette gol sono scaturiti in area, appena uno da fuori Dall’allenamento di ieri la buona notizia col ritorno di Manolas in gruppo, a tempo pieno. Il greco può dare a Spalletti un’opzione in più nel riassetto del pacchetto arretrato. E domani, nella partita col Leicester da vincere per puntare alla qualificazione, il verdetto passerà direttamente da un nuovo esame della difesa.