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Jean Todt: «Nel ’94 Senna voleva venire alla Ferrari. Gli dissi di no»

A La Stampa: «Mi disse: “I contratti in Formula 1 non contano niente”. Risposi che per me andavano rispettati e che lo avremmo preso nel ’95. Non volle aspettare» 

Jean Todt: «Nel ’94 Senna voleva venire alla Ferrari. Gli dissi di no»

La Stampa intervista Jean Todt, presidente della Fia, ad della Ferrari negli anni di Schumacher.

«L’Arabia sarà il mio ultimo Gran premio da presidente della Fia. Si chiude un lungo ciclo della mia vita».

Ricorda lo storico avversario, Frank Williams, morto la settimana scorsa.

«Un grande dell’automobilismo. Quando arrivai a Maranello nel ‘93 le sue macchine erano imbattibili. Rimase tetraplegico 35 anni fa per un incidente, ho sempre ammirato il coraggio e la determinazione con cui continuò a coltivare la passione per i motori».

Per batterlo bisognava potenziare la squadra. E a questo punto Jean Todt fa una clamorosa rivelazione: Senna voleva la Ferrari ma lui disse no.

«Dovevamo potenziare la squadra. Senna voleva venire da noi nel ‘94, ma avevamo già Alesi e Berger. Lo incontrai al Gp di Monza, mi disse “Jean, i contratti in Formula 1 non contano niente”. Risposi di no, “per me un contratto va rispettato, saremmo lieti di averti con noi ma dal ‘95”. Non volle aspettare e firmò per la Williams. Sappiamo poi che cosa è accaduto».

Così arrivò Schumacher.

«Sì. C’erano tanti problemi, volevo essere sicuro di avere il miglior pilota in circolazione».

E su Schumi:

«Lo vado spesso a trovare, vediamo insieme legare alla tv. È in un momento difficile, ma so che non mollerà mai».

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