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Italiano: «Finalmente si smetterà di chiedere come mai la Fiorentina non pareggia mai»

A Sky: «Vlahovic? Al 43′ non si può concedere ancora un uomo sulla linea della palla. Abbiamo già fatto pace, mi offrirà una cena».

Italiano: «Finalmente si smetterà di chiedere come mai la Fiorentina non pareggia mai»
Genova 18/09/2021 - campionato di calcio serie A / Genoa-Fiorentina / foto Image Sport nella foto: Vincenzo Italiano

Dopo il pareggio agguantato in rimonta sul Sassuolo, ai microfoni di Sky il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano.

«Finalmente si finirà di chiedere come mai la Fiorentina non pareggia mai, ci siamo riusciti. Bellissima reazione dei ragazzi, non era facile. Concedere una ripartenza e andare sul 3-0 era molto pericoloso, invece siamo stati bravi a non permettere al Sassuolo di farci male anche nel secondo tempo. Già nel primo meritavamo di fare gol e riaprire la partita. La reazione dei ragazzi è stata veramente straordinaria. Alla fine del primo tempo mi hanno dato loro carica, si vedeva che volevano recuperare».

«Senza l’espulsione di Biraghi potevamo affondare ancora, stavo preparando la sostituzione di Sottil che avrebbe potuto mettere in difficoltà il Sassuolo. Mi dispiace. Siamo capaci anche di perderle queste partita, ci siamo dovuti bloccare. Ma la squadra sta crescendo, ci teniamo il punto. Se avessimo vinto lo stadio sarebbe esploso, ci proveremo alla prossima».

«Vlahovic? Al 43′ non si può concedere ancora un uomo sulla linea della palla. Mancavano 3 minuti, abbiamo già fatto pace, mi offrirà una cena».

«Credo che restare in 10 sia la massima pena per una squadra, perché nel 90% dei casi le partite le perdi. Per avere il secondo giallo Biraghi doveva fare qualcosa di diverso, il colpo è stato involontario. Biraghi la prima cosa che ha fatto quando è entrato è stata dirmi: ‘mister, non si preoccupi, ci mancherebbe che mi facessi espellere’, perché avevo invitato tutti a stare attenti».

«Quando sono uscito dal sottopasso ero curioso di vedere quanta gente ci fosse, i tifosi hanno ritrovato entusiasmo, vengono allo stadio per trascinarci, questo è bellissimo, sappiamo che è una cosa che va alimentata e che dipende da noi, finora la risposta sul campo l’abbiamo data. Possiamo ancora crescere, ne sono certo».

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