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Il triplete di Sofia Goggia: una fuoriclasse è per sempre

A Lake Louis vince anche il SuperG: tre vittorie in tre giorni. Una grandissima atleta, con un talento purissimo, da sempre in lotta con una parte di sé

Il triplete di Sofia Goggia: una fuoriclasse è per sempre
2020 archivio Image / Sport / Sci / Sofia Goggia / foto Imago/Image Sport

Una fuoriclasse è per sempre. Come i diamanti. E una fuoriclasse la riconosci subito. Sofia Goggia è un’atleta fuori dalla norma, che fin qui ha vinto poco rispetto alle sue straordinarie qualità. Oggi a Lake Louis, in Canada, ha firmato un’impresa fin qui riuscita soltanto a Katja Seizinger nel 1997 e a Lindsey Vonn nel 2012, 2013 e 2016. Ha firmato il triplete delle nevi. In tre giorni di fila ha vinto due discese libera e un SuperG. Si è portata a 14 vittorie in Coppa del Mondo (la quarta in SuperG), subito dietro a Compagnoni e Brignone che sono a 16 e a Isolde Kostner a 15. È al terzo posto della classifica generale. Al secondo posto oggi nel SuperG Lara Gut-Behrami (a 11 centesimi di secondo), terza l’austriaca Puchner. Quinta Federica Brignone. Sesta Shiffrin. Settima un’altra italiana: Elena Curtoni.

Sofia Goggia, che ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di discese libera, ha avuto una carriera costellata di infortuni. L’ultimo, la scorsa stagione mentre rientrava in albergo, le impedì di partecipare ai Mondiali di Cortina dopo aver dominato la stagione di discesa. Ha dovuto saltare un paio di stagioni per infortuni gravi. È un’atleta pensante che spesso si addentra in confronti profondi con i propri pensieri. Non sempre l’intelligenza e la profondità sono un vantaggio per chi pratica sport professionistico.

A volte, nella sua carriera, è parso quasi che si imbarazzasse per la sua forza e dovesse fare i conti con un nemico invisibile che ha preso il nome di goggiata: un colpo di testa che la face apparire come una spericolata e poco più. Invece Sofia è una grandissima campionessa e adesso, a 29, lo sta confermando. Se avrà messo da parte, o comunque se riuscirà a tenere a bada quella parte di sé, potrà regalare ancora tante soddisfazioni a sé stessa e allo sci italiano.

Intanto lo sport italiano può godersi l’ennesima fuoriclasse dello sport femminile.

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