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Il Giornale sul caso Ramadani: nel mirino degli investigatori anche club e giocatori

Interrogati i principali dirigenti del calcio e acquisite le loro caselle di posta. Quanti amici aveva Ramadani nei piani alti del pallone?

Il Giornale sul caso Ramadani: nel mirino degli investigatori anche club e giocatori
Gc Milano 29/01/2010 - Ata Hotel sede calciomercato / foto Giuseppe Celeste/Image Sport nella foto: cartellone calciomercato

Il Giornale torna sull’inchiesta in corso da parte della Procura di Milano sul superprocuratore Fali Ramadani e l’agente italiano Pietro Chiodi. Ieri l’Ansa riportava che, a fronte di un parco giocatori di valore stimato circa 770 milioni di euro, l’evasione fiscale addebitata dagli inquirenti ai due procuratori potrebbe sfiorare la cifra di 60/70 milioni. Ma nel mirino degli investigatori sono finiti anche i club e i giocatori.

“Ma Ramadani e Chiodi non sono gli unici a doversi preoccupare dell’allargamento dell’indagine. Allargando il tiro ai rinnovi contrattuali l’inchiesta si muove su un terreno potenzialmente sterminato: se, come da ipotesi investigativa, Ramadani incassava somme in nero anche sui rinnovi contrattuali è chiaro che questo chiama in causa chi potrebbe avergli girato i contanti sottobanco: i club o i calciatori”.

“Anche a queste domande gli investigatori cercano risposta nella massa di mail prelevate l’altro ieri nei computer degli undici club perquisiti. Per individuare gli interlocutori diretti di Ramadani nei club sono stati interrogati a verbale alcuni dei principali dirigenti apicali del calcio italiano, poi sono state acquisite le loro caselle. Il prelievo è stato un lavoro lungo, per evitare come raccomandato dai pm di prelevare dati estranei al caso, ma ancora più lunga sarà l’analisi dei dati per trovare la risposta a una domanda: quanti amici aveva Ramadani nei piani alti del pallone?”.

 

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