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«Con che coscienza guarderai in faccia i tuoi figli?», il post di Peng Shaui tra amore e molestie

Sul CorSera la versione integrale del post della ex tennista scomparsa. «Perché dopo sette anni sei venuto a cercarmi per portarmi a casa tua e costringermi a fare sesso con te?»

«Con che coscienza guarderai in faccia i tuoi figli?», il post di Peng Shaui tra amore e molestie

Un post rimasto vivo, in rete, una mezzora appena. Il tempo di scatenare una guerra diplomatica alla Cina. La denuncia di violenza sessuale della ex tennista Peng Shaui che accusava l’ex vicepremier Zhang Gaoli. Il Corriere della Sera ne pubblica la versione integrale tradotta. Nella quale ci sono alcuni passaggi in cui la ex numero del mondo del doppio ricorda anche la storia d’amore con l’importante uomo di governo, poi sfociata anni dopo nelle accuse di aggressioni sessuale. Dopo queste accuse, Peng Shaui è scomparsa. È apparsa solo in un video molto ambiguo. La Wta – associazione tennistica professionistica femminile – ha annunciato che non organizzerà alcun torneo in Cina finché la vicenda non sarà chiarita e Penh Shaui non tornerà in libertà.

“Dopo aver giocato a tennis la mattina, tu e tua moglie Kang Jie mi avete condotto a casa vostra. Poi tu mi hai portato in una stanza e, proprio come a Tianjin più di dieci anni fa, mi hai detto che volevi fare sesso con me”.

“Avevamo fatto sesso una volta, sette anni prima, e poi tu eri andato a Pechino per partecipare alla commissione permanente del partito comunista. Da molto tempo avevo sepolto la nostra storia nel mio cuore, visto che non avevi intenzione di accollarti nessuna responsabilità. Ma allora, perché sei venuto a cercarmi nuovamente, per portarmi a casa tua e costringermi a fare sesso con te? Non ho nessuna prova, ed è stato impossibile conservare qualunque traccia dell’accaduto”.

“Quel pomeriggio, sulle prima  ti ho detto di no e sono scoppiata a piangere. Ho cenato con te e tua moglie, Kang Jie. Hai continuato a parlare e a dire tante cose, per scacciare i pensieri dalla mia mente. Dopo cena, hai detto che non mi avevi mai dimenticata in quei sette anni, e che avrei dovuto essere carina con te, e via dicendo… Mi sentivo invadere dal panico, ma ho ceduto. Sì, abbiamo fatto sesso. Da quel giorno, ho sentito di nuovo sbocciare l’amore per te”

Peng Shaui descrive l’invito a casa per una partita a tennis, e la “trappola”. E chiude così il post:

“Anche se rischio di disintegrarmi, come un uovo scagliato contro una roccia, sono pronta a dire la verità sul tuo conto. Negherai o passerai al contrattacco. Io sono una cattiva ragazza che non merita di diventare madre. Tu sei padre di un figlio e di una figlia. Dopo tutto quello che hai fatto in questa vita, saprai guardarli in faccia con la coscienza tranquilla?

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