Su Libero. «La 14ma giornata saprà dirci se il Napoli, causa infortuni, saprà gestire le difficoltà del match con la Lazio. Biancocelesti favoriti»
Si cambia opinione velocemente, da una settimana all’altra, in balia dei risultati. Senza una vera e propria analisi di quello che accade sul campo. E così, senza alcun rispetto per la storia e per le vittorie di Allegri, anche il tecnico bianconero passa dall’essere definito uno «stratega» all’essere considerato un «bollito» in appena quattro giorni. Così – scrive Moggi su Libero – diventa complicato parlare di calcio.
Dopo quella vittoria (si riferisce al 2-0 alla Lazio) si disse e si scrisse di una Juve rinata, con Allegri nel ruolo di stratega perché aveva saputo incatenare Luis Alberto e Milinkovic e aveva costretto alla resa la pattuglia “sarriana”, senza tenere conto che quando alla Lazio manca Immobile viene meno quella parte di squadra deputata a mandare in rete la palla. È bastata la sconfitta col Chelsea (4-0), dopo appena quattro giorni, a far cambiare l’opinione sulla Juve: Allegri è stato tacciato da “bollito”, lo scettro di stratega passato nelle mani di Tuchel, con la squadra bianconera, secondo i più, tutta da rifare: nessuno a farsi sfiorare dal pensiero che il Chelsea attualmente comanda la Premier, oltre al fatto che è campione d’Europa in carica, mentre la Juve occupa appena l’ottava posizione in serie A.
La 14esima giornata, secondo Moggi, è cruciale. Soprattutto per quelle che definisce le tre «favorite» alla vittoria finale (Napoli, Inter, Milan). La domanda è se la squadra di Spalletti saprà resistere – senza Osimhen e Anguissa – alla visita della Lazio dell’ex Sarri. Moggi ha qualche dubbio.
Questa giornata saprà dirci se il Napoli, causa appunto gli infortuni, sarà in difficoltà affrontando la Lazio al Maradona che, dopo la secca sconfitta interna contro la Juve, è andata a stravincere in Russia a casa del Lokomotiv per 3-0. Ci sembra leggermente favorita la squadra di Sarri.
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