ilNapolista

Intercettazioni inchiesta Juventus: «Agnelli sapeva, era Paratici il pianificatore delle plusvalenze»

“La merda che sta sotto non si può dire”. I pm scrivono che le plusvalenze erano usate scientemente per ridurre i rischi e i costi di stipendi scriteriati

Intercettazioni inchiesta Juventus: «Agnelli sapeva, era Paratici il pianificatore delle plusvalenze»
Db Parma 24/08/2019 - campionato di calcio serie A / Parma-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Fabio Paratici

Stanno cominciando a emergere le intercettazioni relative alla inchiesta della Procura della Repubblica di Torino sulle plusvalenze della Juventus. Le intercettazioni sono relative a luglio e agosto 2021. In totale, per la Procura

le plusvalenze contabilizzate dalla Juventus negli anni dal 2019 al 2021 ammontano a complessivi 322.707.000 di euro.

Nel decreto di perquisizione, la Procura scrive che

si è registrata la costante crescita di siffatta voce, ad eccezione dell’ultimo esercizio, in via del tutto proporzionale all’aumento delle perdite e degli ammortamenti dei medesimi diritti.

Una delle frasi che potrebbe diventare cult è: “la merda che sta sotto non si può dire”.

Per i pm l’ingegnere dell’operazione plusvalenze è Fabio Paratici ex direttore sportivo della Juventus e ora al Tottenha. Viene definito

l’artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze.

Quel che i pm mettono nero su bianco è che

il Cda della Juventus e in primis il presidente Andrea Agnelli era ben consapevole della condotta di Paratici.

Sono numerose le intercettazioni telefoniche. Intercettazioni da cui si ricava che le difficoltà economico-finanziarie non erano frutto solo dell’emergenza Covid.

sì ma non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene.

I pm pensano che nella Juventus ci fosse piena coscienza della

gestione malsana delle plusvalenze

Le plusvalenze venivano scientemente utilizzate come strumento “salva bilanci” per correggere operazioni rischiose e stipendi “scriteriati”.

Lo scrivono i pm.

Proprio gli investimenti oltre le previsioni di budget e gli “ammortamenti” – si legge ancora – sono stati tra le cause dello squilibrio economico e finanziario che ha portato la società Juventus  s.p.a. ad essere paragonata ad “una macchina ingolfata”.

Proseguono i pm nel decreto di perquisizione:

“Sin dai primi accertamenti sono emersi indizi precisi e concordanti per ritenere che i valori sottesi ai trasferimenti in questione non siano stati oggetto di una fisiologica trattativa di mercato ma che si sia di fronte a operazioni sganciate da valori reali di mercato, preordinate e attestanti ricavi meramente “contabili” in ultima istanza fittizi”.

E ancora, in relazione alle operazioni sotto investigazione:

nel momento in cui consentono la registrazione per intero del ricavo nell’esercizio in corso e la “spalmatura” dei costi negli esercizi successivi, determinano un miglioramento fraudolento degli indici di bilancio, in particolare della voce del conto economico denominata “altri ricavi e proventi – plusvalenze da cessione diritti pluriennali prestazioni calciatori” e della voce dello stato patrimoniale “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori” con conseguente configurabilità, a carico del dei soggetti apicali interessati del delitto di false comunicazioni sociali.

L’analisi delle singole transazioni ha consentito di evidenziare la ricorrenza di manifesti profili di anomalia.

La Procura scrive di

operazioni cosiddette “a specchio” poste in essere, anche nei confronti di controparti ricorrenti, mediante uno scambio contestuale di calciatori ove, a fronte di una o più cessioni, sono state disposte una o più acquisizioni, ottenendo così operazioni “a somma zero” tra  le parti, con conseguente assenza di movimento finanziario e presenza di un duplice effetto positivo sui bilanci della cedente e della cessionaria. Numerose operazioni di cessione riguardano giovani calciatori (appartenenti alla Juventus Under 23) con corrispettivi rilevanti e fuori range rispetto a calciatori di medesimo livello e categoria e cessioni/acquisizioni effettuate in prossimità della scadenza contrattuale.

Se vuoi essere sempre aggiornato seguici su Google News

ilnapolista © riproduzione riservata