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Godiamoci Mertens, non ci disuniamo

È l’anno di chiunque tranne quello del Napoli, e allora perché mi sto divertendo così tanto? Il Maradona pieno è stupendo

Godiamoci Mertens, non ci disuniamo
Napoli 28/11/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lazio / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: esultanza gol Dries Mertens

Ho saltato l’Inter e la trasferta russa, ma aspettare certe volte vale la pena. Partirei da una cosa fondamentale, la faccia di Hysaj quando entra in campo: tiene la sconfitta pesante disegnata in faccia, non ha scampo, né lui, né chi lo allena, né i suoi compagni, né i suoi tifosi che cantano “Pulcinella figlio di puttana”, e non sanno quanto.

Un passo indietro. Ho guardato il primo tempo della partita con lo Spartak in un Hotel di Roma. Dimenticherò tutto molto in fretta.

Due passi indietro. Ho guardato Inter – Napoli sul divano di mia sorella. Ora, mio cognato e mio nipote sono interisti, abbastanza intelligenti da capire che, pur meritando, l’hanno portata a casa per un soffio.

È stata questa la settimana dell’anniversario della morte di Maradona. Eppure non è morto, oppure è morto il giorno in cui ha smesso; Diego è presente, appartiene alla nostra infanzia, alla nostra adolescenza, quei giorni non ci sono più, ma la memoria e il cuore si tengono. Ricordiamo, ci commuoviamo, andiamo avanti non dando troppa importanza a statue venute così così, all’eccesso di retorica che sempre accompagna questi momenti. Il soffio di Diego è nei gol che andiamo a riguardare e, credo, un po’ nel destro di Mertens.

In preda all’euforia ieri sera su Twitter ha rischiato di prendere corpo questa notizia che va oltre il fantasy: Lobotka sembrava Iniesta. Calma, nemmeno con l’intervento reale della mano di Dio ciò potrebbe accadere. Quello che è vero è che il centrocampista azzurro ha giocato una gran partita, la migliore da quando è in città.

Il Milan perde, del resto se metti Baka e togli Kessie non puoi aspettarti nulla di più.

Si critica la costruzione dal basso, ma dipende sempre da chi la fa, come la fa, quando la fa, a che velocità la fa. Guardando il Napoli di ieri sera nessuno avrebbe nulla da obiettare: qualsiasi cosa basta che funzioni, vale per Allen e vale per Spalletti. E per Spalletti vale anche: non funziona? Provo un’altra cosa.

La Lazio in questi anni avrà preso cinquanta gol dal Napoli e non so quanti da Mertens, prendetevela pure con Pulcinella se vi rende tutto più sopportabile, cari carissimi, laziali.

Sarri ieri sera si è trovato davanti al suo specchio, gli è giocato contro tutto quello che gli piace e che non riesce più fare, e forse non può più fare. Gli è giocato contro il mostro, il calcio spettacolo, un Napoli che non vedevamo dai suoi tempi, lui lo sa meglio di noi, e ieri lo ha capito subito, sul 2-0 se l’è messa (inconsciamente) via, nulla avrebbe potuto fermare il Napoli, di certo non la Lazio inconsistente di questo periodo.

Pepe Reina quando viene al Maradona se ne va sempre carico di meraviglia, i suoi amici (ex compagni) lo accolgono con il meglio del repertorio, lui lo sa, se lo aspetta ed entra in campo con la faccia triste, appesa, pronta alla disfatta.

La facilità dei tocchi di Insigne, la bellezza di vedere questo Fabián, la bella prova di tutti, la grazia di Koulibaly. E poi,

E poi Mertens, ragazzi. A me pare quasi inutile commentare l’incanto dei due gol di ieri sera o quello segnato a San Siro, è naturale che Mertens faccia quei gol. Non li ha sempre fatti? La naturalezza e i sorrisi di ieri sera, sono stupendi, però. Mi piace dire una cosa, suggerire, più che altro: smettiamola di dire, ogni tanto, che Mertens è finito. Trattenete le dita sui tasti e godetevelo. Quando finirà, smetterà, se ne andrà, potremo dire. Sarà finito quando finisce.

L’abbraccio di Spalletti a Piotr. Gli applausi a Dries. La meraviglia dopo il terzo gol.

Mario Rui, dopo aver sfiorato il gol di testa a San Siro, ha rischiato di segnarne uno di destro ieri sera; ed è stato uno dei migliori in campo. Sto cominciando a perdonarlo.

È l’anno di chiunque tranne quello del Napoli, e allora perché mi sto divertendo così tanto?

Il Maradona pieno è stupendo. Non ci disuniamo.

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