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Dal Niguarda: «Osimhen? Situazione complessa, ma con le tecniche moderne la guarigione sarà breve»

Il CorSport intervista il medico che ha assistito il nigeriano dopo l’infortunio e altri due specialisti di Napoli e Torino. In un mese sarà tutto risolto

Dal Niguarda: «Osimhen? Situazione complessa, ma con le tecniche moderne la guarigione sarà breve»
Db Milano 21/11/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Viktor Osimhen

Il Corriere dello Sport intervista il professor Gabriele Canzi, dirigente medico presso la Chirurgia Maxillo-Facciale del Niguarda. Ha fatto parte del team che ha assistito ed esaminato Victor Osimhen dopo l’infortunio durante Inter-Milan. L’attaccante nigeriano ha rimediato fratture multiple scomposte dell’orbita e dello zigomo destro. Oggi sarà operato per ridurre le fratture. Si tratterà di un intervento in anestesia generale, scrive il Corriere dello Sport, con

“tecniche chirurgiche computer-assistite, che permettono di verificare già in sala operatoria la simmetria del risultato con un’accuratezza desiderata inferiore al millimetro”.

Canzi dichiara:

«Così si ha la certezza dell’esito, sia per la funzionalità sia per l’aspetto estetico, prima che il paziente si svegli dall’anestesia. La tac effettuata ha confermato i sospetti ed evidenziato una situazione complessa e delicata. Ma con le moderne tecniche e mani esperte il risultato finale sarà ottimo. I tempi di guarigione saranno piuttosto brevi».

Non solo Canzi. Il quotidiano sportivo intervista anche altri due specialisti: Maurizio Gargiulo, primario del reparto maxillo-facciale dell’Ospedale Cardarelli e Bruno Battiston, direttore UOC di ortopedia e traumatologia del CTO di Torino.

Il primo parla di infortunio piuttosto serio:

«Avrà bisogno di un intervento chirurgico con una riduzione delle fratture tramite placche in titanio. E questo allungherà il post-operatorio. Il nigeriano dovrebbe stare fuori dal campo 30-45 giorni. la frattura dell’orbita è una brutta frattura, è dolorosissima per il calciatore stesso, ed è molto più complessa della frattura dello zigomo. Ma l’intervento a cui sarà sottoposto è un intervento di routine, garantisce una ripresa abbastanza veloce dal punto di vista fisiologico generale e locale. Un atleta in questi casi può riprendere l’attività sportiva anche dopo 48-72 ore, una settimana con l’utilizzo di maschere per affrontare allenamenti più impegnativi e consistenti».

Battiston è più ottimista sui tempi di recupero.

«Ci vorrà un mese in linea di massima per garantire la guarigione della frattura. L’età del paziente, però, fa immaginare anche possibili rientri prima di un mese».

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