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Sarri e la vita tra bunker e calcio nella villa all’Olgiata, interamente cablata e con due maxischermi

Il Corriere dello Sport racconta la quotidianità del tecnico della Lazio. Non esce quasi mai, divora calcio in tv, legge gialli e scrittori ribelli

Sarri e la vita tra bunker e calcio nella villa all’Olgiata, interamente cablata e con due maxischermi
Roma 26/09/2021 - campionato di calcio serie A / Lazio-Roma / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Il Corriere dello Sport dedica una pagina alla vita quotidiana di Sarri. Il tecnico della Lazio ha scelto di abitare in una villa all’Olgiata, dove si è trasferito dopo il derby.

Da casa non esce quasi mai, racconta chi lo conosce, «è tutto casa e lavoro, allenamenti e partite, lavora 10-12 ore al giorno».

Una vita in un bunker, a pochi chilometri da Formello. Per trovare casa ha dato indicazioni precise agli immobiliaristi.

Occorreva una casa interamente cablata, interconnessa, una zona adattabile ad ufficio e due maxischermi da piazzare in salone e nella sala pranzo. Sarri è un allenatore da catena di montaggio, non stacca mai: quando torna a casa, se non s’immerge nella lettura di un libro, si piazza davanti alla tv e divora calcio, guarda partite su partite. Calcio rivoluzionario, libri gialli e scrittori ribelli sono i suoi gusti”.

Gli piacciono Bukowski, John Fante, Mario Vargas Losa. Ha letto l’Ulisse di Joyce. Tra gli italiani cita Baricco.

Ama il vino rosso, “lo beve anche con il pesce, da un paio di anni gradisce il Piaggia di Carmignano”.

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