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Ibrahimovic: «Questo Psg non è una squadra, il mio era più forte. Mbappé deve sentire il sapore del sangue»

A Telefoot: «Il segreto della mia longevità è nella testa. Senza di me il Psg non sarebbe diventato quello che è»

Ibrahimovic: «Questo Psg non è una squadra, il mio era più forte. Mbappé deve sentire il sapore del sangue»
Mg Bologna 23/10/2021 - campionato di calcio serie A / Bologna-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato un’intervista a Telefoot.
Il segreto della mia longevità sta nella testa, sto cercando di dimostrare che 40 è solo un numero ma posso ancora fare ciò che amo fare. Voglio migliorare ogni giorno. Ovviamente non posso giocare come prima. Ma sono più intelligente e ho più esperienza. Non sono sorpreso dalle mie performance, sono il migliore. Non posso essere sorpreso se sono il migliore. Cerco di aiutare i miei compagni di squadra a diventare migliori. Non ho altro da dimostrare, ma non voglio pentirmi di fermarmi, dicendomi che avrei potuto continuare. Non voglio fermarmi finché non sarò cacciato, finché avrò finito, davvero finito”.
Il Milan sarà il tuo ultimo club?
“Non sono sicuro, vedremo. Ho detto che voglio giocare finché posso. Se mi dovessero mandare via e sentissi di continuare, continuerei”.

Sulla sua esperienza al Psg:

“Ho dei bei ricordi. Sono stato uno dei primi a venire quando il club è stato rilevato. Ho visto il cambiamento in 48 ore. Ho fatto parte degli inizi e sono molto orgoglioso, perché senza di me il Psg non sarebbe diventato quello che è diventato. Non sono venuto a Parigi per soldi o per la città, ma per cambiare tutto. Il Psg di oggi non è una squadra. Non sono più forti del nostro Psg”.
Di Mbappé
Amo Mbappé ma quello che fa non è ancora abbastanza. Sta troppo comodo, nella sua comfort zone, deve camminare sui carboni ardente e diventerà ancora più forte. Deve superare le difficoltà, deve sentire il sapore del sangue. Devi essere circondato da coloro che ti diranno che non sei abbastanza bravo e che puoi progredire, non da quelli che ti dicono che sei il migliore.
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