CorSport: l’Europa League è un esame di maturità, serve a capire quanto è cambiato il Napoli

Considerata spesso una competizione minore, è un test utile a guardarsi dentro. Occorre finire l'opera iniziata da Rafa in Europa

l'europa league è un test per il napoli

Leicester (Inghilterra) 16/09/2021 - Europa League / Leicester-Napoli / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

L’Europa League non è la coppa dei poveri, scrive Antonio Giordano sul Corriere dello Sport, ma un’esperienza fondamentale di crescita, soprattutto per una squadra come il Napoli, che deve dimostrare la sua forza.

“Non si diventa ‘grandi’ senza attraversare (pure) la tormenta dell’Europa League, assorbire le sue difficoltà, domarle, costruirsi una dimensione abituandosi a lottare su più fronti, saltellando dal giovedì alla domenica, da un’emozione all’altra”.

In soli tre mesi, il Napoli di Spalletti ha compiuto incredibili progressi e “si è arricchito di una personalità insospettabile”,

“ora deve irrobustirsi di una autorevolezza che va alimentata in quest’Europa League utile per guardarsi dentro e rimuovere le debolezze che hanno caratterizzato il suo recente passato, la sua evoluzione internazionale, rimasta impigliata nella delusione del 2015, in quella semifinale che Benitez si regalò e che andandola a scovare nella memoria riapre una ferita mai seriamente suturata”.

L’Europa League aiuta a comprendere i propri limiti, scrive Giordano e a capire dove possono portare i pregi.

“è un esame di maturità, può tornare utile per comprendere quanto sia cambiato il Napoli, se realmente stia crescendo senza paura e senza frontiere, se insomma c’è il pericolo di dover dondolare nell’incertezza, portandosi appresso (ancora) qualche dubbio sulla sua autentica natura”.

 

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