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Simone Biles: «L’Fbi e la Federazione sapevano degli abusi che ho subito, non hanno fatto niente»

La ginnasta in audizione alla commissione Giustizia del Senato Usa: «Se permetti a un predatore di fare del male a dei bambini, le conseguenze devono essere severe»

Simone Biles: «L’Fbi e la Federazione sapevano degli abusi che ho subito, non hanno fatto niente»
Tokyo (Giappone) 03/08/2021 - Corpo Libero / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Simone Biles

Ieri Simone Biles si è presentata in audizione davanti alla commissione Giustizia del Senato degli Stati Uniti, insieme ad altre ginnaste statunitensi, per parlare degli abusi sessuali commessi dall’ex medico della nazionale, Larry Nassar, oggi in carcere.

Abusi che sono stati denunciati alla Federginnastica Usa e all’Fbi che non sono intervenute. La Biles ha dichiarato, tra le lacrime.

«Non c’è luogo in cui io mi possa sentire meno a mio agio che qui davanti a voi. Accuso Larry Nassar e l’intero sistema che ha permesso che questi abusi venissero perpetrati per anni. Oltre all’Fbi, anche la federazione Usa di ginnastica e il comitato olimpico sapevano benissimo che io venivo abusata dal loro medico, e lo sapevano da tempo. E se permetti a un predatore di fare del male a dei bambini, allora le conseguenze devono essere rapide e severe».

La Biles ha continuato:

«Quando è troppo è troppo. Noi abbiamo accusato il nostro aguzzino e l’Fbi non ci ha ascoltate».

La collega McKayla Maroney ha raccontato ai senatori di essere stata abusata da Nassar quando aveva 15 anni, e di aver pensato che sarebbe morta quella sera:

«L’Fbi ha minimizzato e ignorato la denuncia ritardando le indagini. Se non hanno intenzione di proteggermi, voglio sapere chi stanno cercando di proteggere».

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