“C’è un motivo se il calcio non ha adottato il nuovo format in precedenza, e viene usato solo nei tornei di scacchi, croquet, bridge e Scarabeo”
Il Telegraph ci ricorda che la Champions League, che ricomincia stasera, non “sarà perfetta” ma conviene godercela. Perché dal 2024 sarà sostituita da un formato terribile, il cosiddetto “sistema svizzero” che “ha tanti buchi quanti se ne trovano solo, beh, in un formaggio svizzero”.
“C’è un motivo se il calcio non l’ha adottato in precedenza, e viene usato solo nei tornei di scacchi, croquet, bridge e Scarabeo”.
Il quotidiano inglese non è l’unico che sottolinea il viaggio verso il tunnel che ha preso il calcio europeo. Ma è tra i più critici in assoluto.
“Il problema con le modifiche alla Champions League è che i club sono tutti d’accordo – perché vedono solo il simbolo dell’euro – mentre i tifosi non hanno voce in capitolo. Quindi non c’è scampo. Ma sarà una Champions dove non esiste un campionato vero e proprio. Un campionato, per sua stessa definizione, è il luogo in cui i club si affrontano per un periodo di tempo”. Invece dal 2024 ci saranno più squadre ma saranno miscelate per fasce: “sarà un guazzabuglio, un pasticcio sbilenco e artefatto”.
“Sembra tutto sbagliato: un campionato che non è un campionato, ancora più dipendente da un sistema di seeding e una maggiore possibilità che tutto possa essere manipolato dalle squadre dominanti. Chissà quanti esperti, consulenti e analisti sono stati impiegati dalla Uefa per progettarlo”.
Il Telegraph allora si chiede: perché non aumentare ugualmente le squadre a 36 ma con sei gruppi di sei squadre?
“Ogni squadra giocherebbe in casa e in trasferta contro le altre cinque del proprio girone – mantenendo quindi l’integrità di quell’elemento della competizione – e ci sarebbero quindi le 10 partite del girone che tutti sembrano volere”.
Sembra una soluzione “ovvia”, scrive ancora. “Ma non accadrà”. “Invece ci sarà il sistema svizzero, un disastro”.