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Sconcerti: «L’addio di Ronaldo definisce i limiti della Juventus e quindi del calcio italiano»

Sul Corsera: «È il primo limite che la famiglia Agnelli non riesce a superare. La Juve ha cercato di sostenere uno sforzo economico che si è rivelato insostenibile e ha dovuto chiedere aiuto»

Sconcerti: «L’addio di Ronaldo definisce i limiti della Juventus e quindi del calcio italiano»

Mario Sconcerti scrive di Cristiano Ronaldo soprattutto dal punto di vista della Juventus. La Juve e il calcio italiano non possono permettersi Ronaldo.

L’addio di Ronaldo porta con sé anche un significato più profondo. È il primo limite in un secolo di famiglia Agnelli che la Juventus non è riuscita a superare. Ronaldo è diventato il confine della Juve, oltre lui c’è il deserto di Buzzati. La Juve ha cercato di tornare insieme alle due-tre grandi squadre europee del nuovo secolo e per farlo ha compiuto uno sforzo economico che si è rivelato alla fine insostenibile anche per lei.

Ronaldo ha fatto tutto quello che gli è stato chiesto, ma non è bastato, ha finito anzi per dissestare l’ordine dell’azienda, l’ha costretto a chiedere aiuto all’azionista e a quelle stesse squadre a cui toglieva i giocatori migliori.

È una novità importante che riguarda tutti. Perché è storica e perché i limiti della Juve rappresentano sempre quelli del nostro calcio. Quando la Juve tornerà arrogante vorrà dire che il tempo freddo sarà finito per tutti. Ma ora è una riflessione leggera che porta più dubbi di quanti si possano sopportare. Ronaldo se ne va lasciandoci la coscienza che è stato inutile lui, e inquieta, sbagliata, la nostra dimensione.

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