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Locatelli: «Fondamentale vaccinare gli adolescenti. In Italia sono morti 28 under 19»

Al Corsera: «Bisogna proteggerli dal rischio di sviluppare malattia grave e difendere i non vaccinati che entrano in contatto con loro. Così si creano le condizioni per la didattica in presenza»

Locatelli: «Fondamentale vaccinare gli adolescenti. In Italia sono morti 28 under 19»

Il Corriere della Sera intervista Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico. Fornisce la sua ricetta per tamponare l’epidemia.

«Spingere l’acceleratore delle vaccinazioni, persuadere la popolazione a seguire le regole di comportamento, prevenire situazioni che possono generare assembramenti».

Per Locatelli è fondamentale che si vaccinino bambini, adolescenti e ventenni.

«Gli adolescenti vengono così protetti dal rischio di sviluppare malattia grave o addirittura fatale. I deceduti sotto i 19 anni in Italia sono a oggi 28. Poi perché la protezione degli adolescenti consente di difendere indirettamente coetanei che frequentano la stessa classe o altri luoghi di socializzazione, ma che non hanno un sistema immunitario capace di rispondere efficacemente al vaccino. Lo stesso discorso si applica ai non vaccinati che entrano in contatto con i bambini».

Il suo sì ai vaccini per i giovani è senza riserve, dice.

«Confermo. Vaccinare significa anche creare le migliori condizioni perché possa avere continuità la didattica in presenza. È stato appena pubblicato su medRxiv un articolo scientifico scritto da ricercatori dell’Ohio che dimostra come, negli adolescenti, il rischio di sviluppare miocarditi o pericarditi nel contesto di malattia Covid-19 eccede di gran lunga (nei maschi giovani fino a sei volte) il basso rischio di sviluppare questi quadri clinici, sempre lievi, dopo la vaccinazione. Ecco dissipato ogni dubbio sull’opportunità di proteggere adolescenti e ventenni. E, quando vi saranno vaccini approvati, anche i bambini».

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