Il Fatto: Barchiesi era il fisioterapista anche di Draghi, non solo di Malagò
“Ora, come si passi dalla manipolazione di Malagò o del premier a un ruolo rilevante nella mega-holding pubblica non è chiarissimo”

Roma 12/07/2021 - Nazionale di Calcio Italiana a Palazzo Chigi / foto Pool/Insidefoto/Image Sport nella foto: Mario Draghi-Gabriele Gravina-Roberto Mancini
Si continua a leggere, sui giornali, di Fabio Barchiesi definito ieri da Repubblica il fisioterapista di Malagò che è stato nominato nello staff dell’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco in qualità di manager.
Oggi il Fatto quotidiano aggiunge che non c’era solo Malagò a essere curato da Barchiesi ma anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha frequentato il Coni Sport Lab (di cui Barchiesi era diventato dirigente) sotto la sua guida.
Nel frattempo (Barchiesi, ndr) è assurto al ruolo di dirigente e persino alla direzione generale di Coni Sport Lab, guidato in un “processo di ristrutturazione, rilancio e riposizionamento strategico”. È stato un tale successo che è proprio lì che, sotto l’occhio vigile di Barchiesi, va a fare fisioterapia lo stesso Draghi. Ora, come si passi dalla manipolazione di Malagò o del premier a un ruolo rilevante nella mega-holding pubblica non è chiarissimo.
Repubblica ricorda che nel 2017 al Coni Sport Lab
il 14 dicembre di quell’anno la svolta: il cda, guidato da Malagò, nomina Barchiesi dirigente. I titoli erano quelli giusti: aveva conseguito la laurea in Economia all’università telematica Unicusano e preso una cattedra, a contratto, alla Link, l’università di Vincenzo Scotti. Importante, visto il curriculum, era anche lo stipendio: 182mila euro tra parte fissa (140) e variabile (42).
A Repubblica scrive l’ad di Cassa Depositi e prestiti Dario Scannapieco, ricorda che
il dott. Barchiesi è stato dal 2015 direttore del Coni Sport Lab e dal gennaio 2018 dirigente in una società controllata al 100% dal Mef, entrambe realtà per le quali si è occupato di aspetti gestionali, non delle cure di specifici.
Scrive di Barchiesi come di un dirigente
che ha sempre investito nella sua formazione con umiltà e dedizione al lavoro. Questo risulta evidente guardando al suo percorso professionale, clienti) alle capacità organizzative, di risanamento e rilancio che ha dimostrato di possedere e ai risultati positivi, concreti e tangibili che ha ottenuto sia nella sua esperienza passata che in quella attuale.