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Ziliani: Pirlo è un allenatore finito. Dovrebbe fare causa alla Juve e ai media

Osannato come un predestinato, usato e poi gettato. Il film dedicato alla sua breve esperienza potrebbe intitolarsi “come un gatto in tangenziale”

Ziliani: Pirlo è un allenatore finito. Dovrebbe fare causa alla Juve e ai media

Paolo Ziliani dedica la rubrica a sua firma su Il Fatto Quotidiano ad Andrea Pirlo.

““Come un gatto in tangenziale”. Se qualcuno volesse girare un film sulla (breve) vita di Andrea Pirlo allenatore, il titolo giusto questo; che però ha già un copyright, e così si potrebbe ripiegare su “Come un cane abbandonato in autostrada” oppure, alla Wertmuller, su “Travolto da un insolito tsunami nell’azzurro cielo d’agosto””.

Non si è mai visto un modo più brutale di licenziare un allenatore, scrive.

Qualcuno ricorda un modo più brutale, cruento e irriconoscente – pur se all’apparenza soft – di disfarsi di un collaboratore tecnico di primo piano quale è stato alla Juventus Pirlo, allenatore nella stagione da poco conclusa?”.

A inizio agosto dell’anno scorso Agnelli sorprese tutti annunciando Pirlo per la panchina della Juventus. “Un’idea spacciata per mossa coraggiosa, mentre la vera motivazione era l’emergenza economica”. I giornali si sono affrettati a montare una campagna per giustificare la scelta di un allenatore privo di esperienza, dice, citando i titoli apparsi subito su quotidiani sportivi e tv.

“La prima di campionato è ancora lontana ma Sky Sport celebra Pirlo come Mosè con le tavole dei 10 Comandamenti”.

“Il tutto mentre gira, a ogni ora del palinsesto, il documentario “Andrea Pirlo il predestinato”: a cosa e perché nessuno lo sa”.

Il finale della storia è stato penoso.

Oggi, 26 luglio 2021, Andrea Pirlo è un allenatore finito. Bruciato. Nessuno ne parla più, nessuno pensa più a lui. Usato & gettato. Fossimo in Pirlo, faremmo causa alla Real Casa. Istituto Luce compreso”.

 

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