Otto in tutto, in quattro accusati dalla polizia brasiliana di lesioni personali. Il resto della squadra ha dormito in pullman in attesa che i compagni tornassero in libertà
Tornano a casa giocatori e dirigenti del Boca Juniors (una trentina di persone) protagonisti di una delle scene più vergognose del calcio mondiale: l’aggressione negli spogliatoio al termine del match di Copa Libertadores perduto ai rigori contro i brasiliani dell’Atletico Mineiro. È successo di tutto, compreso lancio di lavandini e transenne. È dovuto intervenire la polizia brasiliana con uso di spray al peperoncino. Tutto è nato per un gol annullato dall’arbitro.
Sono stati rilasciati su cauzione dopo 12 ore trascorse nel commissariato di Belo Horizonte. La polizia è intervenuta, non c’era altro modo per fermare la furia degli argentini.
Sono stati scortati dalla polizia all’aeroporto e da lì sono tornati a Buenos Aires. Per la polizia brasiliana le telecamere di sorveglianza hanno identificato durante le rissa sette calciatori e un dirigente. In quattro sarebbero accusati di lesioni personali. Il resto della delegazione ha passato la notte in autobus in attesa che i loro compagni fossero liberati.