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Il coach di Berrettini: «Fognini? L’ho chiamato io, ma aveva il telefono staccato»

A Tuttosport: «Berrettini è intrattabile da giorni, affranto per la rinuncia più di quanto prevedessi. Così la telefonata non c’è stata. Tra i due è quello che ci è rimasto peggio»

Il coach di Berrettini: «Fognini? L’ho chiamato io, ma aveva il telefono staccato»

Ieri, in un’intervista a Repubblica, Fabio Fognini ha criticato Matteo Berrettini per non averlo neanche chiamato per dirgli che non sarebbe stato a Tokyo. Ha pregiudicato anche la sua possibilità di disputare il doppio alle Olimpiadi. Oggi Tuttosport raccoglie le dichiarazioni del coach di Berrettini, Vincenzo Santopadre.

«A uno gli girano perché si è sentito dimenticato, e sperava ina una Olimpiade da medaglia anche in doppio. L’altro sono giorni che è intrattabile, affranto per questa rinuncia più di quanto non avessi previsto. E così, la telefonata non c’è stata. Un errore. Ma rimediabile. A Fabio gli ho telefonato io, per spiegare la situazione. Purtroppo il telefono era staccato, forse l’ho chiamato mentre era in volo verso il Giappone. Spero veda la mia chiamata fra quelle in arrivo».

Continua:

«Fabio è uno spirito passionale e la maglia azzurra l’ha sempre amata in modo particolare. In fondo, la sua uscita è prima di tutto quella di uno che ci teneva a far bene in questi Giochi. Matteo è un altro che stravede per l’azzurro e non va dimenticato che tra i due è lui quello che ci è rimasto peggio. Hanno caratteri diversi, ma qualcosa che li avvicina e accomuna c’è, sono due ragazzi buoni, molto sensibili. Anche per questo hanno sempre avuto un rapporto di amicizia».

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