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Fienga: «Revoca subito o addio allo stadio della Roma. Non giocheremo mai a Tor di Valle»

Al CorSport: «Quando siamo andati a Tor di Valle esisteva un mondo che il Covid ha spazzato via. Oggi quel progetto non sarebbe più conveniente per un’azienda privata».

Fienga: «Revoca subito o addio allo stadio della Roma. Non giocheremo mai a Tor di Valle»

La Roma vuole lo stadio di proprietà. E lo vuole in fretta. Lo ribadisce, in un’intervista al Corriere dello Sport, l’amministratore delegato del club, Guido Fienga. Il Campidoglio deve revocare la delibera sul pubblico interesse, cardine principale del progetto di Tor di Valle. Senza revoca, non se ne fa niente, dichiara Fienga.

«Siamo in attesa della revoca. Non è tanto l’ultimo passaggio del vecchio iter, ma il primo del nuovo. Non abbiamo affatto dimenticato l’idea di costruire uno stadio, ma il timing a questo unto è dirimente. Senza questa condizione, dovremmo cambiare strada. So che si sta discutendo della delibera però non c’è più un minuto da perdere».

Le elezioni sono vicine, se salta il momento, si rischia di perdere altri dodici mesi, un tempo impensabile per la Roma. Il progetto Tor di Valle non è più praticabile.

«Quando siamo andati a Tor di Valle esisteva un mondo che il Covid ha spazzato via. Oggi quel progetto, in cui la Roma ha genuinamente creduto, non sarebbe più conveniente per un’azienda privata. I Friedkin l’hanno recepito e si sono orientati altrove. Tanto è vero che noi abbiamo ritirato la nostra disponibilità. Anche se non eravamo tecnicamente i proponenti, saremmo diventati i fruitori dello stadio. Adesso quel presupposto non esiste più, non ha alcun senso. E siccome la legge sugli stadi parla chiaro, noi siamo bloccati finché non viene rimosso il pubblico interesse».

Gli chiedono: non sarebbe più comodo ripartire da Tor di Valle con un progetto diverso? Vitek, che ha comprato il terreno da Parnasi, è interessato ad una collaborazione. Fienga risponde perentorio:

«Abbiamo saputo della compravendita, ovviamente. Rispettiamo molto l’imprenditore. Ma ciò non avrà nessun legame con le nostre strategie. La Roma non giocherà mai a Tor di Valle. Questo deve essere chiaro».

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