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Sulla Gazzetta il piano dell’Aia: dividere arbitri e Var

Si pensa a un designatore per la Can di Serie A e B, un responsabile per i varisti e un supervisore “politico”. Rizzoli in bilico, si riparla di Messina, spunta Baglioni. L’ultima parola spetta alla Figc

Sulla Gazzetta il piano dell’Aia: dividere arbitri e Var

Il presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange, starebbe pensando ad un piano che preveda la divisione tra arbitri e Var. Si tratterebbe di individuare tre diverse figure: un designatore per la Can di Serie A e B, un responsabile per i varisti e un supervisore “politico”. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.

Separare tutte le cariche: ridividere la Can A e B (oggi unita), staccare la Var, mantenere a parte (come oggi) la Lega pro. Scegliere un responsabile diverso per ogni “settore” (ad oggi c’è un solo responsabile della commissione arbitrale, Nicola Rizzoli) e sopra tutti una sorta di garante politico a supervisionare l’articolata struttura”.

Molti i dubbi, scrive la rosea, soprattutto per i nomi che circolano. Rizzoli è in bilico, si riparla di Messina, spunta Baglioni.

“Al momento la figura unica che ha gestito l’importante passaggio tra un mondo pre Var e un mondo con la Var è Nicola Rizzoli. Ex grande arbitro, responsabile unico, ha affrontato questi 4 anni di gestione con grande impegno, non senza polemiche ed errori arbitrali anche gravi, ma mantenendo sempre intatta la credibilità e un polso fermo”.

Se si dovesse cambiare, occorrerebbe farlo in favore di una scelta migliore.

“Con Collina e Rosetti impegnati in Fifa e Uefa, l’unico volto nuovo sarebbe quello di Gianluca Rocchi che è stato nominato project leader del Var con il compito di fare l’ambasciatore presso squadre e ritiri per spiegare ad allenatori e giocatori le nuove regole. Ma l’intenzione dell’Aia – e quella della Figc che dovrà poi approvare qualsiasi cambiamento – non sarebbe quella di perdere la professionalità e il bagaglio di esperienza di Rizzoli, bensì probabilmente quella di offrirgli l’area Var. Si tratterebbe di vedere in parte limitato l’attuale ruolo, ma anche di allargare molto le competenze sul Var, potendo sperimentare”.

Con chi collaborerebbe Rizzoli?

Per il ruolo di designatore circolano nomi del passato che non hanno mai avuto a che fare con la nuova era Var e, di fatto, il nuovo modo di arbitrare. Il nome più ricorrente è quello di Domenico Messina, ex designatore da cui Rizzoli raccolse il testimone proprio 4 anni fa”.

Per il ruolo di supervisore politico si fa pressante il nome di Baglioni.

Il nome più gettonato è quello di Duccio Baglioni, ex assistente, attuale vicepresidente, considerato un uomo forte accanto a Trentalange”.

L’ultima parola spetterà comunque alla Figc.

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