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Sartori: «Mi aspettavo un mercato con prezzi ridotti, invece girano cifre esorbitanti»

Il responsabile dell’area tecnica dell’Atalanta a Tuttosport: «Tante società devono vendere per poter poi comprare e tengono i prezzi alti. E’ un mercato bloccato»

Sartori: «Mi aspettavo un mercato con prezzi ridotti, invece girano cifre esorbitanti»

Su Tuttosport un’intervista al direttore dell’area tecnica dell’Atalanta, Giovanni Sartori. Il tema è il mercato. Sartori dice che si sarebbe aspettato un ridimensionamento delle cifre, data la pandemia. Ridimensionamento, a cui, però, non si assiste.

«Devo dire la verità, mi aspettavo un po’ come tutti un mercato con prezzi ridotti rispetto al passato. Invece, in questa fase, sta accadendo il contrario: tutti provano a vendere un giocatore a cifre altissime cercando di sistemare situazioni complicate. Non so per quale motivo. Per ora è un mercato bloccato: pochi soldi che circolano e costi di cartellini (ma non solo) che sono davvero esorbitanti».

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«Oggi ci sono tante società che devono vendere per poter poi comprare e tengono i prezzi alti, non so per quanto tempo potranno farlo. Incide anche la durata del contratto, più è lunga più i prezzi sono alti. Di certo chi non ha bisogno di vendere ha un approccio diverso».

La politica dell’Atalanta, invece, ha dei precisi paletti dettati dalla società.

«Ormai chi tratta con noi conosce perfettamente le linee che segue il nostro mercato, le stesse da qualche anno, ormai. Abbiamo indicazioni precise e paletti chiari da parte della proprietà, non ce ne discostiamo e andiamo avanti per la nostra strada. Gli operatori con cui ci interfacciamo lo sanno bene e quindi non è una sorpresa per nessuno: noi non vogliamo uscire dai nostri parametri».

 

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