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Marco Rossi: uno dei 163 allievi di Marcelo Bielsa

Lo incontrò nella squadra messicana America. Scrisse il Telegraph che dei 280 calciatori allenati dal Loco, più del 50% sono diventati allenatori

Marco Rossi: uno dei 163 allievi di Marcelo Bielsa
Budapest (Ungheria) 19/06/2021 - Euro 2020 / Ungheria-Francia / foto Uefa/Image Sport nella foto: Marco Rossi

Una delle rivelazioni dei campionati Europei di calcio 2020 (o 2021) è sicuramente l’allenatore della Nazionale ungherese, Marco Rossi, e non tanto per il clamoroso e inaspettato pareggio ottenuto contro la superfavorita Francia (pareggio che ha permesso ai magiari di conquistare un punto che, alla luce del sorteggio che li ha relegati in un girone di ferro, insieme ad avversari quali i francesi campioni del mondo in carica, il Portogallo di Cristiano Ronaldo, campione d’Europa uscente, e la Germania vincitrice di ben quattro titoli mondiali e tre continentali, vale più una medaglia al valore!), quanto per la sua storia personale che lo porta quasi ad essere considerato in Ungheria una sorta di eroe nazionale.

L’allenatore italiano, infatti, dopo aver trascorso i suoi primi anni in panchina nelle categorie inferiori tra Lumezzane, Pro Patria, Spezia, Scafatese e Cavese, collezionando, in totale, tre esoneri e una qualificazione ai play-off di Serie D, nel 2102 riceve, quasi a sorpresa, la chiamata da parte degli ungheresi dell’Honved, squadra dal glorioso passato ma che non primeggiava più in campionato dalla stagione 1992/93 (e non si classificava sul podio da quella successiva…). Sotto la guida di Marco Rossi la squadra di Budapest ha ottenuto subito un terzo posto al suo primo anno in panchina per poi tornare a vincere, dopo ben 24 anni, il titolo di campione d’Ungheria nel 2017!

La vittoria del titolo in Ungheria ha fatto sì che Rossi venisse premiato, nel 2018, con la Panchina d’oro speciale, riservata agli allenatori italiani vincitori di un campionato straniero; lasciata l’Honved, dopo averla riportata sul tetto d’Ungheria, la stagione successiva approda agli slovacchi del DAC Dunajská Streda, conducendoli, per la prima volta in assoluto, al terzo posto, ma nell’estate del 2018, dopo solo una stagione, si dimette per poter diventare il Commissario tecnico della Nazionale Ungherese, alla cui guida si qualifica per la fase finale dell’Europeo 2020.

Ciò che rende ancor più particolare la storia di Marco Rossi, al di là dei risultati conseguiti in panchina, è il fatto di essere uno dei 163 allievi (dato aggiornato ad aprile 2021…) di Marcelo Bielsa. Hanno suscito non poco scalpore, infatti, i risultati di una ricerca pubblicata da The Telegraph secondo cui, dei circa 280 calciatori che sono stati allenati in carriera dal famoso tecnico argentino e che poi hanno smesso di giocare, ben 163 (più del 50%) hanno intrapreso, in seguito, la carriera di allenatori o collaboratori tecnici. Un dato così clamoroso che non fa altro che confermare, ancora una volta, ciò che sono soliti ripetere tantissimi suoi ex calciatori, ossia che Bielsa, oltre ad essere un bravissimo allenatore è un vero e proprio insegnante di calcio e che ha la peculiarità di far amare profondamente il calcio a tutti i giocatori avuti alle sue dipendenze e, nello specifico, di farli letteralmente innamorare del suo modo di allenare, a tal punto che, come visto, in tanti decidono poi di seguirne le orme.

E nella lunghissima lista di allenatori formati da Bielsa (da Pochettino a Simeone, da Gallardo a Martino, passando per i vari Scaloni, Almeida, Crespo, Burgos, Vivas, Heinze, Solari, Aimar, Samuel, Chamot, Berizzo, Pellegrino, etc, fino ad arrivare a Sampaoli e Guardiola che pur non essendo mai stati allenati in carriera da El Loco non hanno mai fatto mistero di essersi ispirati a lui e di considerarsi a tutti gli effetti suoi “discepoli”) troviamo anche l’attuale allenatore dell’Ungheria. Pochi sanno, infatti, che nel 1995, dopo aver giocato per cinque stagioni nel Brescia e due nella Sampdoria, Rossi va a giocare in Messico, al Club América, dove è allenato, appunto, da Marcelo Bielsa, e di quell’anno vissuto agli ordini del tecnico argentino racconta: “Per me è un punto di riferimento. Mi colpì immediatamente il suo modo così ossessivo di intraprendere un ruolo, quello di allenatore, che adesso è anche il mio. Era la prima volta che vedevo un approccio del genere. Non l’ho mai scordato e ho capito, vivendola, quella passione, quelle emozioni che riusciva a trasmettere”.

Chissà se Marco Rossi un giorno allenerà in Serie A o approderà su qualche panchina prestigiosa ma, a prescindere da tutto, si può tranquillamente affermare che, se gli insegnamenti sono quelli di El Loco, chi dovesse decidere di puntare su di lui non correrà il rischio di affidarsi ad uno sprovveduto, anzi… Avere avuto degli ottimi maestri è garanzia di sicura affidabilità e nel mondo del calcio la scuola di Bielsa è, sine ullo dubio, la migliore in assoluto!
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