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Khedira: «Vi racconto Mourinho e Ancelotti»

L’ex Real Madrid intervistato da Marca: «Ancelotti cambiò il mio modo di giocare, in ospedale mi chiamava ogni giorno. Mou mi ha cambiato la carriera»

Khedira: «Vi racconto Mourinho e Ancelotti»

Alcune dichiarazioni di Khedira al quotidiano spagnolo Marca.

Di Mourinho racconta che la prima conversazione avvenne via sms

Gli chiesi se potevamo parlare via sms! Rise e disse: naturalmente. Mi disse che mi voleva al Madrid. Quella conversazione mi cambiò la carriera. Mourinho è la cosa migliore che mi sia mai capitata…  I miei primi anni a Madrid sono stati di incredibile intensità. Il primo clasico lo perdemmo 5-0. Fu dura ma ci rese migliori. In quel momento è nato un altro Madrid. Vincemmo una incredibile Coppa del Re. Che partita, che modo di giocare, partite in cui soffrivi molto sul campo, ma allo stesso tempo ti piace tutto quel che stavi vivendo.

Ancelotti

Ancelotti è completamente diverso da Mourinho. Mi ha aiutato personalmente a continuare a crescere, giocando in un modo diverso. Mi ha dato molta fiducia, mi disse di andare più spesso a ridosso dell’area avversaria perché potevo segnare di più. E l’ho fatto. Ha concepito la squadra e il Real Madrid in generale come una famiglia, prendendosi cura di tutti noi.

Quando mi infortunai ed ero convalescente in clinica mi ha chiamato tutti i giorni, come farebbe un padre. Ormai aspettavo sempre la sua telefonata, che non mancava mai. Aveva 23 giocatori, mille problemi come ogni allenatore, una famiglia e le pressioni e puntualmente trovava il tempo per fare due chiacchiere con me. Un giorno gli dissi che per me era qualcosa di incredibile e lo ringraziai. “Sami, siamo una famiglia e tu sei solo in ospedale. Come potrei non chiamarti? Siamo tutti con te”.

Non sarà facile una seconda parentesi, ma essendo passati sei anni penso che possa far bene. È un’ottima idea per il Real Madrid.

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