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Il suicidio in carcere di McAfee il signore dell’antivirus accusato di evasione fiscale

Si è tolto la vita in cella a Barcellona. Gli Usa avevano ottenuto l’estradizione. Una vita dolorosa e avventurosa, si candidò anche alla Casa Bianca

Il suicidio in carcere di McAfee il signore dell’antivirus accusato di evasione fiscale

John McAfee, il fondatore di uno degli antivirus più famosi e utilizzati, si è suicidato. È stato trovato morto nella sua cella della prigione a Sant Esteve de Sesrovires, 40 chilometri a ovest di Barcellona. Aveva 75 anni. Oggi la notizia è sui giornali spagnoli, così come sul Corriere della Sera.

«Tutto fa pensare che si sia trattato di suicidio», ha comunicato il Dipartimento di Giustizia della Catalogna. McAfee si sarebbe impiccato.

Poche ore prima l’Audiencia Nacional, l’alto tribunale spagnolo, aveva dato l’ok all’estradizione del milionario negli Stati Uniti dove era accusato di evasione fiscale (23 milioni di dollari) tra il 2014 e il 2018 e per la quale rischiava fino a trent’anni di reclusione. McAfee avrebbe comunque potuto impugnare la decisione, ma nel tardo pomeriggio di ieri è stato trovato morto dalle guardie. I medici del penitenziario hanno cercato di rianimarlo invano.

Il Corsera ricorda la sua vita. Anche suo padre si tolse la vita, lo fece quando John aveva 15 anni. Dopo aver creato la McAfee Associates, si trasferì in Belize dove, tra l’altro, fu sospettato di omicidio. Si è candidato per due volte alle presidenziali americane.

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