Il Presidente del Real torna sull’addio doloroso del tecnico: “Sono stato con lui tutto il pomeriggio per convincerlo. Ma lui quando dice che se ne vuole andare se n’è già andato”
In una lunga intervista a El Transistor, ripresa da molti i giornali spagnoli, Florentino Perez torna sull’affaire Superlega, ma anche sull’addio doloroso a Zidane. Il presidente del Real Madrid dice di non aver letto la famosa lettera aperta che il tecnico ha pubblicato per andarsene inorgoglito. Anzi, dice che non è opera sua.
“Non mi ha sorpreso. Era una delle possibilità. Lo conosco. Quest’anno è stata dura e ci si stanca di fare l’allenatore. Ho lottato perché rimanesse. Sono stato con lui tutto il pomeriggio per convincerlo. Zidane è molto semplice, quando dice che vuole andare se n’è già andato. La lettera non l’ho letta. Giuro sui miei nipoti. Mi hanno detto che era brutta. Non l’ha scritta lui. Quello non è Zidane. Deve averla scritta qualcun altro. Il mio rapporto con lui? Ho lo stesso affetto di sempre. è stata una leggenda di Madrid. Ho parlato con lui tutto il pomeriggio e non mi ha mai detto quello che ha scritto poi nella lettera. È stata una stagione molto difficile. Non ho più parlato con lui da quel pomeriggio. Non so nemmeno se è a Madrid”.
Florentino ha ripreso Ancelotti, ed è contento così:
“Siamo contenti di lui e di Pintus. Lo abbiamo ricordato dall’inizio. Pochettino? Non abbiamo parlato con lui, né con Conte. Alcuni allenatori partono e altri arrivano”.