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Osimhen sta dimostrando che è lui l’attaccante del futuro del Napoli

Sta fugando i dubbi su di lui, segna con continuità e sta mettendo in mostra le sue qualità: atletiche ma non solo. Il Napoli può puntare su di lui

Osimhen sta dimostrando che è lui l’attaccante del futuro del Napoli

Sono stati diversi gli interrogativi che si sono susseguiti durante la stagione del Napoli. In questo senso, il più grande è sicuramente quello che riguarda Victor Osimhen. Dopo le ultime uscite viene da chiedersi che annata sarebbe stata la sua, senza i vari problemi fisici. Forse la rincorsa ad un piazzamento utile per la Champions League sarebbe stata più agevole, o magari nelle coppe il Napoli avrebbe potuto fornire prestazioni di maggiore spessore. In ogni caso, così a ridosso della fine del campionato, non è nemmeno il momento giusto per la dietrologia.

Guardando dunque al presente, la squadra sembra aver consolidato un certo tipo di equilibri che hanno finito per valorizzare l’attaccante nigeriano, sia che parta titolare sia che subentri a gara in corso. Finalmente Gennaro Gattuso può contare su un giocatore integro dal punto di vista atletico e in ottima condizione, in grado di lasciare il segno. Tre gol nelle ultime tre partite, che diventano quattro nelle ultime cinque e cinque nelle ultime sette. Cifre inequivocabili, che restituiscono una riscoperta importanza. Osimhen ha segnato gol pesanti, che sono serviti a indirizzare partite che si fanno sempre più delicate. Ieri è arrivata la dimostrazione che con nessun avversario si può partire vincitori: per quanto il calendario metta di fronte al Napoli soltanto un avversario nella parte sinistra della classifica (il Verona all’ultima giornata che non dovrebbe avere nemmeno particolari obiettivi), non c’è da essere rilassati.

Dopo una prova spenta, l’unica consolazione che resta è l’attestato di buona salute di Osimhen che si è dimostrato decisivo in fase realizzativa e fondamentale nel portare la prima pressione agli avversari, rincorrendo i portatori di palla del Cagliari per tutta la durata della sua gara. Le reti in stagione sono diventate 8, tutte segnate in campionato, perché il Napoli ne ha dovuto fare a meno per troppo tempo. Tra novembre e febbraio ha saltato 19 partite, inclusa la Supercoppa Italiana, a causa di una lussazione alla spalla, del coronavirus e di un trauma cranico. Le sfide in cui era indisponibile diventano 20 se si conta anche la squalifica di un turno rimediata nella fase a gironi dell’Europa League.

A completare le difficoltà di un’annata senza precedenti, ci sono anche i tempi fisiologici di inserimento in un nuovo campionato e la pressione per l’investimento storico compiuto dalla società. Tutti fattori che, combinandosi, ne hanno limitato l’impatto, almeno fino a poche settimane fa. Osimhen oggi è un giocatore differente, che si è adattato al contesto, che sembra consapevole del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. Resta ancora un po’ grezzo dal punto di vista tecnico, ma avrà tempo per migliorare. Il Napoli però non può permettersi di pensare più in là della prossima sfida, contro lo Spezia, e questo vale anche per l’attaccante, chiamato ormai ad ogni occasione a fare la differenza e confermare adesso come in futuro di poter dare un apporto sensibile alla causa.

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