ilNapolista

Osimhen, la passione per le griffe e le borse di vestiti regalate ai ragazzi ai semafori

Sul Corsport un ritratto dell’attaccante nigeriano: legatissimo alla famiglia, è single, mangia kebab e piatti tipici africani, ama la PlayStation

Osimhen, la passione per le griffe e le borse di vestiti regalate ai ragazzi ai semafori

Il Corriere dello Sport, con Fabio Mandarini, descrive la vita di Osimhen a Napoli. Single, kebab e piatti tipici africani. Il culto della famiglia, della PlayStation e dei fratelli.

Forte, davvero tanto, è il rapporto con la famiglia: videochiamate fiume serali con la Nigeria, con i sei fratelli Andrew, Samson, Gloria, Esther, Joy e Blessing e con una zia a cui è legatissimo. Soprattutto da quando, più o meno un anno fa, è andato via anche papà Patrick: il suo volto e quello di mamma Christiana, scomparsa quando era molto piccolo, sono impressi su un medaglione d’oro e diamanti che Victor porta al collo e finanche su paio di scarpe. Griffate.

La passione per le griffe, per la moda, è uno dei motivi per cui si concede un’uscita: va in centro in taxi o con la sua Mercedes, fa shopping e torna a casa. Zero vita mondana e al massimo un blitz: se può, se riesce a mimetizzarsi, va a farsi un kebab.

Chi lo conosce lo descrive così: affabile ma diffidente; semplice nonostante la fama e gli agi; umile e generoso fino a regalare borse di vestiti e un bel po’ di euro ai ragazzi africani dei semafori di Napoli che s’ammazzano di fame e fatica proprio come lui da piccolo. Poco altro da dichiarare se non il sushi in centro, i panini da fast food e soprattutto i piatti tipici africani che ordina in un ristorantino tipico della comunità afro in città.

ilnapolista © riproduzione riservata